La Serie A e il Covid-19: il futuro del campionato resta di strettissima attualità e il premier Mario Draghi ha chiamato Gabriele Gravina
E’ caos in Serie A, tra partite che non si giocano e contagi in aumento. Nell’ultimo turno di campionato 4 gare sono state rimandate e resta capire se e quando si giocheranno. Una situazione che preoccupa e alle quale serve trovare una soluzione condivisa da tutti: club, governo e le Asl.
E a muoversi è stato in prima persona il capo dello Stato, Mario Draghi, lo riporta la Gazzetta dello Sport. Il presidente federale Gabriele Gravina riferisce del contesto generale e di una telefonata ricevuta dal premier Mario Draghi. Un colloquio senza nessuna tensione, e senza nessun aut aut.
Si ragiona sulle ipotesi, sulle possibili soluzioni. Fermare il campionato per due settimane, oppure un’autoriduzione della capienza vista l’emergenza epidemiologica. Mario Draghi è ovviamente preoccupato dalla situazione che sembra possa solo peggiorare in questo momento.
Serie A, il comunicato della Lega
Covid-19, Draghi chiama Gravina: tutti gli scenari per la Serie A
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La Lega di A, di fatto, nel pomeriggio in cui si è affrontato il tema del protocollo e delle richieste a governo e regioni, in tema di uniformità degli interventi della Asl, è stata costretta ad integrare l’ordine del giorno. Nessuna decisione presa, nemmeno quella più drastica.
Gravina ha però spiegato come le serie minori si siano fermato, dalla B in giù compresi i dilettanti i campionati giovanili. Discorso diverso per la Serie A e il suo calendario fitto d’impegni, inoltre una nuova interruzione pesa sulla tenuta dell’intero sistema.
L’intenzione quindi è quella di non fermarsi, di andare, come già detto nell’assemblea di Lega. A costo di tornare a chiudere gli impianti sportivi per altre 2-3 settimane se i numeri dei contagi non dovessero scendere. Pensiero ribadito anche in un comunicato della Lega Serie A.
Ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni. come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega.
Come da nota diffusa ieri, la Lega Serie A auspica inoltre che nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle Asl territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da Covid-19 nelle squadre.