Moviola del Club, Spezia-Sampdoria: Manganiello fischietto a senso unico: non convince l’arbitro piemontese
Spezia – SAMPDORIA (Domenica 23 Gennaio 2022 – 23ª giornata)
Arbitro: MANGANIELLO Gianluca (Sez. Nichelino)
Assistenti: LIBERTI (Pisa) – MORO (Schio)
IV: VOLPI (Arezzo)
VAR: VALERI (Roma 2) – AVAR: LO CICERO (Brescia)
Premesso che la sconfitta che matura al Picco non è certo imputabile alla direzione di gara, l’arbitraggio di Manganiello lascia però a desiderare sotto il profilo dell’uniformità nel giudizio e l’aspetto disciplinare. Il metro sanzionatorio appare decisamente più severo nei confronti dei blucerchiati contro un parametro più permissivo per gli aquilotti (in particolare Manaj). Buono il supporto degli assistenti, comunque poco impegnati ed in situazioni di non difficile lettura. VOTO: 5
Primo tempo
Dopo il calcio d’avvio battuto dai blucerchiati, due scontri di gioco nei primi minuti del match che lasciano intendere l’approccio al match da parte dell’undici di casa. Al 1° minuto manata di Gyasi a centrocampo su Rincon (non vista dal quartetto arbitrale). Un minuto più tardi, Manaj (che parte in posizione di off-side) colpisce al volto Alex Ferrari.
Al 8′ Sala trattiene Ekdal a centrocampo: provvedimento del direttore di gara che giunge solo a livello tecnico ma l’ammonizione sarebbe stata opportuna.
Al 12′ occasione per Gabbiadini che stuzzica la reattività di Provedel: azione però stoppata per la posizione di fuorigioco del numero 23 ben rilevata dal secondo assistente Moro; sul rovesciamento di fronte, è bravo anche Liberti a segnalare la posizione irregolare di Verde.
A metà del primo tempo altro episodio impunito (dal punto di vista disciplinare): intervento duro di Kiwior a centrocampo diretto sulle caviglie Candreva che rimane a terra dolorante (più che lecite le proteste del numero 87); tre minuti più tardi è Kovalenvo (su Ekdal) ad essere graziato per l’ennesimo fallo commesso ai danni di un blucerchiato.
Alla mezz’ora giunge (finalmente) il primo provvedimento di ammonizione: a farne le spese è Erlic che stende Gabbiadini sulla fascia sinistra davanti alla panchina di Motta (che comunque, inspiegabilmente, protesta per la decisione del direttore di gara).
Cinque minuti più tardi, ristabilita la parità sotto il profilo disciplinare: ammonizione (corretta) per Thorsby che deve “spendere” il più classico dei falli-tattici per interrompere una ripartenza di Verde, lesto ad approfittare di un errore in costruzione da parte della difesa blucerchiata.
LEGGI ANCHE: FOTO – Sciarpe e bandiere della Sampdoria bruciate a Spezia. Il caso
Secondo tempo
La ripresa si apre, dopo appena 2 minuti, con l’ammonizione ai danni di Ekdal che sgomita per divincolarsi da una precedente trattenuta di Manaj. Corretta l’ammonizione se limitata alla fase finale dell’azione ma l’azione è viziata da un evidente errore dell’arbitro. Manca la rilevazione della trattenuta iniziale di Manaj ai danni di Ekdal che, innervosito, reagisce e sgomita sulla punta di casa.
Al 51‘ altra ammonizione in casa Samp, questa volta è Rincon a finire sul taccuino dell’arbitro per l’intervento in ritardo a centrocampo ai danni di Amian.
La svolta nella fase centrale della ripresa: a venti minuti dal termine (70′), dopo il palo colto da Caputo, sul rovesciamento di fronte passa lo Spezia con il goal di Verde, bravo ad approfittare di una dormita difensiva (ammonizione “fisiologica” per la punta spezzina che, nell’esultanza, si toglie la maglietta).
Due minuti più tardi (72′), secondo colpo letale per i blucerchiati: Ekdal recupera palla sulla trequarti d’attacco ai danni di Sala ma, nella dinamica, sbraccia eccessivamente colpendo al volto l’ex blucerchiato. Seconda ammonizione per lo svedese che deve quindi lasciare il terreno di gioco anzitempo. Una valutazione eccessivamente severa e poco conforme con l’atteggiamento tenuto nel primo tempo dall’arbitro nei confronti dei giocatori di casa).
La partita si spegne, incanalata verso il triplice fischio, eccezion fatta per il sussulto nei minuti finali. Torregrossa potrebbe avere un’opportunità sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Allarga eccessivamente il braccio, colpendo il pallone con la mano ed interrompendo quindi la possibilità venutasi a creare all’interno dell’area di porta spezzina.