Sampdoria e Sassuolo si sono sfidate, la scorsa estate, per convincere Alessio Dionisi a scegliere la panchina del proprio club. Alla fine la hanno spuntata i neroverdi con i blucerchiati che hanno ripiegato su Roberto D’Aversa. L’ex Empoli non ha mai avuto ripensamenti
È una sfida davvero particolare quella tra Sampdoria e Sassuolo con tanti intrecci di mercato e qualche sgarro. In quest’ultima direzione l’approdo di Alessio Dionisi sulla panchina neroverde la scorsa estate.
L’ex tecnico dell’Empoli, con il quale ha conquistato la promozione in Serie A, è stato molto vicino alla panchina della Sampdoria salvo poi scegliere l’Emilia-Romagna per il proseguo della sua carriera.
Con la fine del rapporto contrattuale con Claudio Ranieri, sono stati tanti i profili sondati dal club di Corte Lambruschini. E, prima che la scelta ricadesse su Roberto D’Aversa, si era parlato molto dell’approdo in blucerchiato proprio di Alessio Dionisi, giovane tecnico di grandissima prospettiva.
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Sarebbe potuto essere il suo stadio, il Luigi Ferraris, invece Alessio Dionisi arriverà a Marassi da avversario con il suo Sassuolo. In estate l’ex allenatore di Empoli e Venezia è stato molto vicino alla panchina della Sampdoria salvo poi virare verso i neroverdi.
Una scelta che ha indispettito più di un tifoso blucerchiato soprattutto quando il tecnico motivò la sua decisione svelando come la sua volontà, tra i due club, fosse orientata verso la società della Mapei:
Speravo che Sassuolo e Empoli trovassero l’accordo e così è stato. Tra noi è stato amore a prima vista. Ci siamo incontrati, ci siamo innamorati e ci siamo sposati. Con la Sampdoria c’è stato solo un avvicinamento. E, quando si ci innamora non si cerca altro, non si viene tentati da altro”.