Con la maglia della Sampdoria, Andrea Conti sembra essere rinato. Ora torna a San Siro per affrontare il Milan e dimostrare il suo valore
Operazione riscatto per Andrea Conti. Riscatto contro il Milan contro la squadra che ha creduto in lui prima di lasciarlo partire senza alcun rimpianto. Un’avventura finita male, dopo cinque stagioni piene di sfortuna: 499 giorni senza calcio, 73 partite saltare.
Il primo anno in maglia rossonera si rompe il legamento crociato e gioca solo 5 partite con tanto di ricaduta. Poi 15 il secondo, 26 il terzo e appena 5 il quarto, prima di retrocedere con il Parma di D’Aversa, avuto in Serie B a Lanciano qualche annata prima. Sfortuna? Tanta, forse anche troppa.
Oggi Andrea Conti sembra un altro. Ha ritrovato il sorriso e sopra la sua testa c’è brilla nuovamente il sole. Gioca nella Sampdoria ed è tornato a correre su e giù lungo la fascia come ai vecchi tempi, un goal alla Juve in Coppa Italia e un altro al Sassuolo in campionato, nel poker servito al Ferraris.
Per la cronaca non segnava in Serie A da 1699 giorni, quasi cinque anni: l’ultimo squillo era arrivato il 13 maggio 2017 contro il Milan, prima di sposare la causa rosso- nera per 24 milioni di euro. Alla Sampdoria è arrivato a parametro zero…
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Sampdoria, Conti torna a San Siro: operazione riscatto
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Andrea Conti è stato un ragazzino ribelle. Suo padre Fabio l’ha raccontato più volte. Lui imbianchino, Andrea calciatore dispettoso che calciava il pallone addosso ai muri della casa. “Tanto poi pitturi tu…”, gli diceva.
Tanto testardo da dire di no al Milan da giovanissimo, a 6-7 anni. Motivo? L’idea di allenarsi vicino a Linate non gli piaceva: “Paolo Bertani avrebbe voluto aggregarlo al gruppo dei ’93. Lo cercò anche l’Inter, ma io avevo già deciso di andare all’Atalanta”. Ora però ce lo godiamo noi…
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