Lazio – SAMPDORIA (18/01/2020 – 20a giornata)
Arbitro : Daniele Chiffi (Padova)
Assistenti : Vivenzi (Brescia) / Lo Cicero (Brescia)
VAR/AVAR : Manganiello (Pinerolo) / Costanzo (Orvieto)
Prestazione poco convincente del trentacinquenne fischietto padovano, al terzo incrocio con i blucerchiati, che non incide negativamente sull’incontro (di per sé già negativo) ma che non trasmette sicurezza nelle (numerose) decisioni e valutazioni che si sono susseguite nel corso della gara. VOTO 5
PRIMO TEMPO
Dopo appena 2’ Lazio che reclama già per un “presunto” contatto di mano di Colley all’interno dell’area di rigore blucerchiata ma il braccio del difensore sampdoriano è chiaramente dietro la schiena (e non va a colpire il pallone) – episodio che accade proprio davanti all’assistente Lo Cicero, bravo a supportare l’arbitro nella giusta valutazione.
Al 6’ Lazio avanti: lancio per Immobile che intercetta il pallone nella propria metà campo e si porta a rimorchio Chabot con cui innesca un duello incentrato sulla fisicità con trattenute reciproche tra attaccante e difensore che viene sovrastato dalla potenza della punta biancazzurra (in avvio di azione, l’arbitro ravvisa un’irregolarità del giocatore blucerchiato ma lascia proseguire l’azione concedendo “vantaggio” – chiaro il cenno con il braccio teso – in favore del centravanti laziale). Decisione opinabile ma supportabile.
Trascorrono ulteriori 10 minuti e, al 15’, calcio di rigore assegnato (correttamente) alla Lazio per il fallo di mano in area di rigore commesso da Murru : il braccio del difensore, al momento della partenza del cross dalla sinistra di Lazzari, è largo (aumento di volume) e va ad impattare con il pallone. Corretta la decisione ed in linea con le nuove disposizioni regolamentari sul fallo di mano.
Al 20’ terzo goal della Lazio : lancio lungo dalla difesa biancazzurra a cercare Immobile che parte in posizione “al limite” (sicuramente più avanti rispetto al suo marcatore, Chabot, ma probabilmente tenuto in gioco da Murru, leggermente più arretrato, sulla fascia opposta all’azione).
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Tra il 28’ e il 31’ piccole sbavature a livello di valutazioni nella metà campo laziale: mancata rilevazione di un fallo di Lucas Leiva ai danni di Gabbiadini sulla trequarti d’attacco sampdoriana (la punizione sarebbe stata in posizione interessante per lo stesso Gabbiadini); un minuto più tardi, Milinkovic Savic stacca (senza né cattiveria né l’intenzione di colpire l’avversario) di testa a centrocampo con il braccio largo per l’elevazione, andando a colpire Colley che rimane a terra dolorante : ravvisato il fallo ma manca l’ammonizione. Provvedimento di ammonizione che manca anche 30 secondi più tardi quando Jony interviene duramente sulla caviglia di Bereszynski (anche in questo caso, irregolarità ravvisata con concessione del calcio di punizione ma senza provvedimento disciplinare). Viene invece ammonito Vieira al 31’ : su ripartenza di Caicedo, il centrocampista interviene sul pallone ma (con il piede sinistro) va a pizzicare la caviglia dell’attaccante laziale che frana a terra.
La prima frazione si chiude con la Lazio che, al 44’, reclama per un altro calcio di rigore per un presunto fallo di mano in area Samp ma (a prescindere dalla valutazione sull’episodio) al momento del contatto il gioco era fermo in quanto ravvisata in partenza un’irregolarità (trattenuta) di Leiva ai danni di Linetty (con conseguente assegnazione del calcio di punizione in favore della difesa blucerchiata).
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre sulla falsariga del primo, con la Lazio che (al 5’ della ripresa) trova nuovamente la via del goal con il neo-entrato Bastos: regolare la posizione di partenza del difensore angolano (completamente dimenticato dalla retroguardia blucerchiata), tenuto in gioco dalla linea difensiva della Samp lenta a salire (in particolare Chabot al centro dell’area) – si trova in posizione di off-side Caicedo ma non partecipa all’azione. Dopo breve consulto VAR confermata la marcatura.
Al 62’ Colley interviene in scivolata in area di rigore Samp con il braccio che va ad intercettare il pallone : l’arbitro Chiffi (in buona posizione per valutare l’episodio) non ravvisa l’irregolarità e lascia proseguire l’azione ma, dopo ben oltre un minuto (con l’azione che era passata in fase d’attacco per i blucerchiati), il VAR Manganiello richiama l’attenzione del direttore di gara e lo invita al controllo video, in seguito al quale il fischietto torna sui propri passi, assegnando (correttamente) il penalty, con conseguente ammonizione del difensore.
Al 68’ ammonizione ai danni di Adekanye per intervento duro, sulla trequarti offensiva blucerchiata, ai danni di Vieira che, in partenza, corre qualche rischio di troppo (in quanto già ammonito) nell’intervenire vigorosamente nel contrasto con lo stesso attaccante olandese.
La Sampdoria fa ancora in tempo a chiudere la gara in inferiorità numerica per l’espulsione, al minuto 74, di Chabot che interviene in scivolata in netto ritardo e direttamente sulle gambe di Adekanye, lanciato a rete: corretta la decisione assunta dall’arbitro in quanto il difensore “nega un’evidente opportunità di segnare una rete”.