A Sport.pl Bartosz Bereszynski torna a parlare di cosa non ha funzionato con Di Francesco. “E’ difficile da dire. Non voglio dare la colpa solo all’allenatore, perché soprattutto i calciatori dovrebbero prendersi la responsabilità dei risultati. Eravamo delusi, forse eravamo un po’ distratti da quello che stava succendo…”. Sicuramente ad ogni partita “si cambiava l’impostazione tattica. Io questa cosa l’ho sentita in particolare. Nel club venivo impiegato come centrale, in Nazionale come terzino sinistro. Da nessuna parte giocavo nel mio ruolo naturale. Non è stato facile. Mi sentivo un po’ frustrato perché stavo bene fisicamente ma non potevo esprimermi al meglio. Ma Di Francesco voleva che giocassi in una determinata posizione. Non avevo scelta…”.
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Poi l’esonero di Di Francesco e l’arrivo di Ranieri: “Ci alleniamo molto duramente durante la settimana. Corriamo otto chilometri in ogni allenamento, che è quasi uguale a quanto corriamo in partita. La preparazione fisica – dinamica, forza e velocità – deve essere ai massimi livelli. Lo associo all’intensità della Premier League. Per Ranieri, dovevamo mostrare disciplina, impegno e preoccupazione per non commettere errori stupidi. Ciò ha portato a risultati migliori. A novembre e dicembre abbiamo disputato cinque partite senza subire reti. È vero che ora abbiamo subito una brutta sconfitta con la Lazio, ma loro sono in gran forma. Sono ottimista“.