Crisi calcio italiano, la Lega Serie A in sostegno della Nazionale: ipotesi introduzione delle “Squadre B” per i club.
Puntare sui giovani e costruire nuove leve di calciatori. Questo sembra essere il diktat che adesso si discute nel calcio italiano, dopo l’eliminazione clamorosa della Nazionale di Roberto Mancini dalle qualificazioni per il Mondiale. Appare chiaro a tutti gli organi competenti del nostro calcio che l’intero sistema sia da riformare e da rifondare. E così cominciano a profilarsi le prime soluzioni.
Una di queste è proprio quella di investire maggiormente sulla creazione delle cosiddette “squadre B”, ovvero le seconde rose di un club in cui mandare a fare esperienza i propri giovani. Secondo Tuttosport, questa è una misura di quelle che potrebbero essere discusse già durante la prossima Assemblea della Lega Serie A del 5 aprile, con la quale le società del massimo campionato italiano si organizzeranno per venire in supporto alla Nazionale.
La FIGC non obbligherà alcun club a dotarsi di una seconda squadra, così come non l’ha fatto fino ad ora. La possibilità di istituire una squadra B esiste in Italia dal 2018, ma soltanto la Juventus, con la creazione dell’Under 23, se n’è avvalsa. Ma questa volta la Federazione e la Lega Serie A potrebbero spingere le società a creare una squadra che possa accogliere i più promettenti talenti dei settori giovanili. E dare loro già dello spazio per giocare, nell’attesa eventualmente di poter essere promossi.
Serie A, più spazio ai giovani in aiuto alla Nazionale: la proposta delle “Squadre B”

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Questo strumento potrebbe essere molto utile per i vari club al fine di dare uno sbocco diretto ai calciatori delle loro giovanili, che spesso dopo la Primavera vengono spediti in prestito in serie minori. Così facendo, invece, le società di Serie A potrebbero coltivare i loro talenti ancora in casa, per poi avere la possibilità di promuoverli tra i grandi con facilità.
Anche la Sampdoria, per esempio, potrebbe dotarsi di una seconda squadra e dunque dare la possibilità ai giocatori della Primavera di avere uno sbocco più immediato. Nella compagine di Marco Giampaolo per esempio ci sono Wladimiro Falcone e Simone Trimboli, prodotti del vivaio blucerchiato che hanno vissuto storie diverse. Il portiere ha vissuto una lunga serie di prestiti prima di essere confermato a Genova, mentre il centrocampista è saltato in Prima Squadra direttamente dalla Primavera.
Per far diventare questi salti una pratica più comune, l’istituzione delle “squadre B” potrebbe essere una soluzione di continuità. Anche se la Sampdoria aveva provato a fare, tempo fa, una procedura simile con la Vis Pesaro, squadra di Serie C. Alcuni giocatori, come ad esempio il giovane David Ivan (classe 1996) era passato da Genova alla squadra cadetta.
Ma in questo modo, che la Lega Serie A discuterà insieme ad altre soluzioni, sarebbe proprio la società blucerchiata ad avere una sua Under 23. E il passaggio tra giovanili e seconda squadra sarebbe più diretto e sistematico. Nonché facilitante per i ragazzi per farli accumulare esperienza.