Il calciomercato di gennaio della Sampdoria è da bocciare: a due mesi dalla chiusura delle trattative, i nuovi acquisti non hanno reso come ci si aspettava
Dopo la fine del calciomercato invernale, la Sampdoria ha disputato nove partite. A due mesi dl gong delle trattative riparative si può affermare che i nuovi innesti blucerchiati non abbiano reso come si pensava, senza portare grandi migliorie alla squadra, che ha totalizzato appena nove punti in nove gare.
Stefano Sensi è stato il colpo più sensazionale, ma è ancora fermo al goal contro il Sassuolo. Il trequartista di proprietà dell’Inter ha realizzato appena una rete in 603 minuti, senza effettuare nemmeno un assist. Numeri decisamente per chi avrebbe dovuto essere l’uomo in più. Meglio ha fatto Abdelhamid Sabiri, arrivato con meno aspettative, ma che ha aggiunto un assist al goal con la Juventus in un totale di 471 minuti.
Prima di analizzare i ‘desaparecidos’ di attacco e difesa, rimane Tomas Rincon. Il venezuelano, arrivato a inizio mercato, vivacchia tra il 5 e il 6 e, schierato come vertice basso, evidenzia spesso le sue difficoltà.
Calciomercato Sampdoria, disastro in attacco e difesa
Sampdoria, il calciomercato di gennaio non funziona. I numeri
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Il reparto offensivo, rivoluzionato con gli arrivi di Sebastian Giovinco e Vladyslav Supriaha, è un disastro. Il primo, preso per sostituire Manolo Gabbiadini, è stato a disposizione solo per due spezzoni con Udinese e Juventus e ha giocato appena 45 minuti. Sempre meglio dell’ucraino che, tra le difficoltà di ambientamento e i problemi in patria, è ancora fermo ai 26 minuti giocati alla prima con il Sassuolo.
Mancano all’appello, poi, i due difensori Andrea Conti e Giangiacomo Magnani. Arrivati entrambi con D’Aversa, sono lentamente usciti dalle rotazioni. Il terzino, dopo i due goal con Juventus e Sassuolo e il rinnovo fino al 2025, ha giocato sempre meno. Delle sei partite di campionato disputate, solo in due è partito dall’inizio (Milan e Atalanta) e con Roma e Bologna non è stato convocato per problemi fisici.
Magnani, invece, ha giocato per intero le gare con Milan e Spezia, mentre con l’Atalanta è stato sostituito dopo 45 minuti da incubo. Appena tre, quindi, le partite disputate sulle dieci in cui è stato a disposizione. Il suo riscatto è in forte dubbio, anche se il possibile addio a Yoshida potrebbe aprire un varco alla sua permanenza.