In casa Sampdoria c’è unione per arrivare all’obiettivo minimo: la salvezza. Una volta raggiunta si penserà al resto…
Non è il momento delle polemiche. Meglio evitarle. Fare punti a Verona è più importante di tutto, anche degli interessi personali.
La società è unita. È quello che vuole trasmettere alla squadra, a tutto l’ambiente, tifosi compresi. E poco importa se qualche dirigente viene citato dai giornali e altri no. Non è quello che importa oggi. È il bene della Sampdoria che ci deve interessare. E la salvezza, oggi, viene prima di tutto. Lo ripeto. Prima che qualcuno si faccia strane idee.
È il momento dell’UNIONE (calcio Sampdoria), del volerci bene, dei sorrisi, della fiducia anche se quella magari non c’è più da tempo. Ma per un mese si può anche fingere di volersi bene, poi se ne parlerà. Perché qualcosa dovrà cambiare, qualcuno dovrà lasciare. Non per forza per far posto ad altri…
Non facciamo nomi illustri. Perché farli significherebbe puntare il dito contro qualcuno. E ripeto non è questa l’intenzione, almeno oggi. La squadra ha fatto una scelta forte, bisogna riconoscerla. Una scelta che, mi permetto, avrebbe dovuto prendere la società autonomamente dopo la catastrofe di Salerno.
L’unico nome che faccio e che fanno tutti è quello di Marco Giampaolo. Vediamo cosa saprà capace di inventarsi per non affondare. Fin qui la società gli ha tirato in mare quattro-cinque salvagenti. Ma a quanto pare serve altro…
Curioso leggere che oggi Daniele Faggiano piace al Verona nella settimana in cui giochi col Verona, meno sapere quanto è costato il nostro attuale allenatore al Torino e quanto costerà a noi in caso di salvezza e permanenza per altre due stagioni… Già che botta!
Unione Calcio Sampdoria, basta poco…
Sampdoria, unione e salvezza. Poi il resto…
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Già Verona. Speriamo anche che Depaoli e Caprari ci facciano un brutto scherzo. Speriamo che i riscatti servino a qualcosa, abbiano un peso…
Ma parliamo di Unione tra Marco Lanna e il resto della dirigenza. Di segnali di pace in un momento di lotta. Anche chi non doveva essere a Verona con la squadra non vuole fare polemica. Tutti uniti, tutti insieme verso un obiettivo comune. Questo è un vero segnale di forza. Di grande professionalità. Nessun contatto con nessuno. Nessun favore chiesto o ricevuto. Ognuno alla fine risponderà per sé. Speriamo sia un coro…
Poche parole e a pochi. Strana strategia. Ma andiamo avanti. Meglio lavorare chi in società, chi sul campo, chi può a seguire le partite, guardare dal vivo i giocatori e capire se sono davvero bravi oppure no. La sala video lasciamola libera per la teoria, per la filosofia.
A Bologna la squadra non è scesa in campo, contro la Salernitana nemmeno. E a Verona? Serve un punto perché Davide Nicola ha riaperto il campionato, tutta la corsa salvezza. E può ancora cambiare. Meglio cambiare anche la nostra classifica. Restiamo uniti, proviamoci!
E poi tutto può cambiare, meglio se con un cambio di proprietà…