Marco Giampaolo, dopo il rigore parato da Audero a Criscito in Sampdoria-Genoa, si è liberato in un’esultanza sfrenata, forse mai vista sulla panchina blucerchiata
Un Marco Giampaolo come non si era mai visto dopo il rigore parato da Emil Audero. Un’esultanza sfrenata del tecnico della Sampdoria, che racconta le emozioni di un derby infinito all’edizione genovese di Repubblica:
In tanti mi hanno detto: non ti avevano mai visto così agitato in panchina e mai esultare in maniera sfrenata come quando Audero ha respinto il rigore. Vorrei vedere: era il 96’, quella parata ha portato 2 punti in classifica.
Sacro e profano. Giampaolo ha pensato anche al Dio del calcio quando Emil ha respinto il rigore di Mimmo Criscito. C’è una giustizia che ha portato il numero uno della Sampdoria a intuire la direzione e a respingere il sinistro del capitano rossoblù:
Cosa ho provato quando Audero ha parato il rigore? Mille cose, brividi, emozioni. Ma soprattutto ho pensato: c’è un Dio del calcio, una giustizia. Già a Verona, per una disattenzione, avevamo buttato via una vittoria, contro una squadra che in quel momento pareva aver finito gli argomenti, sarebbe stata la seconda volta, una beffa atroce, per di più in un derby.
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Giampaolo rivive concitati attimi che hanno portato all’assegnazione del rigore per il Genoa. La palla persa da Ciccio Caputo, il cross, il fallo di mano di Ferrari e il Var:
Avevamo la palla noi, eravamo stati bravi a tenerla per parecchi minuti lontano dalla nostra porta, poi Caputo sbaglia un retropassaggio, loro buttano un cross nel mezzo, una deviazione, un tocco di mano, un rigore. Per carità, è il calcio, il regolamento, non mi metto a discutere nulla, l’episodio, la decisione dell’arbitro, il Var. Dico solo: fare uno a uno così è atroce. Invece Audero para, restiamo in possesso della partita, vinciamo il derby, per la gioia dei nostri tifosi, ma anche nostra, perché vi assicuro, ciò che si prova è incredibile.
Il tecnico, poi, è tornato anche sulla frase detta nel post-partita. Un po’ macabra, come ammesso da lui stesso, ma fortemente sentita:
Forse, subito dopo la partita sono stato un po’ macabro, ma la frase mi è uscita spontanea e sono pronto a ripeterla: dopo gioie simili, si può anche morire.