La Sampdoria oggi è sana e salva. Le sconfitte di Genoa e Cagliari mettono al sicuro Giampaolo. Ora concentrati sulla cessione…
Non serve nemmeno giocarla la partita con Fiorentina. E nemmeno quella con l’Inter. La Sampdoria è salva. Lo è grazie al Napoli e all’Inter. Battuto il Genoa, battuto anche il Cagliari. L’unica squadra che poteva farci paura avendo perso sia all’andata come al ritorno. Ora in classifica siamo imprendibili. Nessuno può raggiungere i nostri 33 punti in classifica.
Sono pochi è vero ma chi se ne frega. Per una volta facciamo festa, tiriamo fuori le bandiere, mettiamole alle finestre, sui nostri balconi. Vestiamoci di blucerchiato perché bisogna fare festa, festeggiare una salvezza sofferta. Forse anche troppo. Davvero.
Siamo salvi, giocheremo ancora in Serie A. È quello che conta, è quello che ci ha interessato fin qui lasciando da parte tutto. O quasi. Sicuramente le critiche. Molti hanno deciso di metterle da parte. Ora forse arriveranno. Abbiamo messo da parte anche la cessione della Sampdoria. Ora ripartirà. Per forza. Siamo in A, ci saremo anche la prossima stagione.
Chi ci compra sa dove giocheremo anche la prossima stagione. Noi nel massimo campionato, qualcun altro, dopo 15 anni, senza favori, saluta e se ne va. D’altra parte siamo gente di mare. Abituata al mare mosso…
E nelle acque agitate in questo campionato ci abbiamo dovuto vivere a lungo. Per qualcuno tutto sbagliato fin dall’inizio, per altri no. D’Aversa prima, Giampaolo dopo. Doppi dirigenti, giocatori non adatti, società divisa. Basta pensare alla lettera di Massimo Ferrero di qualche giorno fa per capirlo…
Ma il Baciccia è stato più forte di tutti, forte come i suoi tifosi. Ha seguito quella luce. Quella della Lanterna di Genova. È stata durissima contro tutto e tutti. Per citare un massimo dirigente. Uno di quelli che è tornato per la Sampdoria. Ma ora bisogna già mettersi al lavoro. C’è il tempo di farlo. Di fare delle difficili ma necessarie, con o senza nuova proprietà. Perché questa stagione non si può più ripetere, non si può vivere ancora così…
Sampdoria sana e salva: Marco Giampaolo rimane per altri due anni?
Sampdoria sana (si fa per dire) e salva. Ora la cessione…
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A Marco Giampaolo sono bastati 13 punti. Punti conquistati in 14 partite dove la sua Sampdoria ha vinto con Sassuolo, Empoli, Venezia e Genoa. Un pareggio con l’Hellas Verona. Ben nove sconfitte: Spezia, Milan, Atalanta, Udinese, Juventus, Roma, Bologna, Salernitana e Lazio. In attesa di conoscere i risultati delle sfide con Fiorentina (in lotta per un posto in Europa) e Inter (in lotta per vincere lo scudetto) la media punti attuale dell’attuale tecnico è 0,93 punti a partita.
Già 0,93. Poco per pensare di poter ripartire da lui anche la prossima stagione. Anche davanti a un rinnovo automatico scattato con la salvezza per le due prossime stagioni. Un contratto ricco per questa Sampdoria: 1,2 milioni di euro a stagione. Ricco anche per una nuova proprietà. Perché la domanda è se Giampaolo vale tutti questi soldi. La mia risposta è no. Basta guarda tutte le sue ultime tre esperienze: dalla fuga volontaria a Milano a Torino. Per poi tornare qui solo con la garanzia di poterci restare a lungo. Perché diciamoci la verità andare giù sarebbe stato un clamoroso autogoal. Scarsi sì ma non così tanto, così come le altre…
Bisogna avere coraggio, bisogna capire chi deciderà il futuro tecnico da qui al mercato, fino a quando non arriverà una nuova proprietà. Perché arriva vero Vidal? Senza quella non si va nessuna parte. Fin qui, si dice, ci abbia aiutato Edoardo Garrone. Non so se è vero oppure sono le solite voci che circolano a Genova. Su ogni tipo di argomento.
Ma di una cosa sono sicuro: ora che siamo salvi, bisogna muoversi. Abbiamo fretta, abbiamo. Anemmo Figgieu! Anemmo DOIA!