La Moviola del club per la sfida tra la Sampdoria e il Sassuolo, Peluso non da rosso ma su Gabbiadini è calcio di rigore
SAMPDORIA – Sassuolo (26/01/2020 – 21a giornata)
Arbitro : Piccinini Marco (Forlì)
Assistenti : Tegoni (Milano) / Baccini (Conegliano)
VAR/AVAR : Di Paolo (Avezzano) / Liberti (Pisa)
Direzione di gara che conferma i dubbi suscitati al momento della designazione del trentaseienne fischietto forlivese, neo-immesso nell’organico CAN-A, forse ancora troppo “acerbo” per una gara con in palio punti pesanti (sintomatico il labiale dell’allenatore neroverde, De Zerbi, quando nel secondo tempo invita i suoi giocatori a “non andare contro l’arbitro”).
Incontro sostanzialmente corretto e privo di nervosismo (il primo fallo viene fischiato dopo più di 5’ di gioco), ma complicato da valutazioni “chiave” lette in maniera errata dal team arbitrale. Procediamo con ordine …. VOTO 4,5
PRIMO TEMPO
Il primo episodio rilevante avviene al 25’ del 1° tempo: lancio dal centrocampo di Ekdal a cercare Gabbiadini lanciato verso l’area di rigore e fermato, poco prima dell’ingresso in area, da Peluso: calcio di punizione assegnato e provvedimento di espulsione nei confronti del difensore nero-verde. Decisione che appare eccessiva: Gabbiadini, al momento del contatto è si lanciato in direzione della porta avversari ma non si trova in possesso del pallone (il difensore, pertanto, non “nega un’evidente opportunità di segnare una rete”). Il provvedimento viene comunque avallato sia dall’assistente Baccini (frontale all’azione) sia dal VAR Di Paolo (che conferma la valutazione dal campo).
Dal calcio di punizione che scaturisce, il tiro di Gabbiadini si infrange sulla barriera del Sassuolo (il pallone impatta sul braccio di uno dei componenti della barriera neroverde ma il braccio si trova basso ed attaccato al corpo).
Al 28′ ammonito Ekdal che spende il cartellino per interrompere una ripartenza della formazione emiliana. Manca, invece, un’ammonizione (minuto 31) nei confronti di Obiang che interviene in ritardo su una proposizione offensiva dalla trequarti da parte di Linetty.
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SECONDO TEMPO
La seconda frazione si apre con una sbavatura dopo appena 30 secondi di gioco: a centrocampo Thorsby interviene sul pallone ma il direttore di gara fischia un fallo in favore della formazione allenata da De Zerbi.
Al 48’ evidente trattenuta di Colley ai danni di Caputo; episodio che avviene proprio davanti agli occhi di Piccinini (ben posizionato) che non può non fischiare il fallo dal cui consegue il provvedimento di ammonizione nei confronti dello stesso Colley. Venti minuti più tardi (68’) ammonizione anche ai danni di Bereszynski, costretto a “placcare” Boga: il polacco era diffidato e sarà costretto all’assenza forzaata nel prossimo turno contro il Napoli.
Trascorrono ulteriori 10 minuti ed al 78’ altro episodio “chiave” mal letto dall’arbitro (questa volta ai danni della Samp) : sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra, in mezzo all’area di porta, evidente trattenuta di Caputo ai danni di Gabbiadini che, prova a staccare, ma finisce a terra. L’arbitro, ben posizionato per valutare l’episodio, lascia correre e ammonisce la punta blucerchiata per le veementi proteste. Anche in questo caso, come per l’espulsione del primo tempo, corresponsabilità nell’errore dell’arbitro e del VAR (che avalla la decisione errata presa dal terreno di gioco).
C’è ancora tempo (92’) per un’ammonizione ai danni di Rogerio (Sassuolo) che ritarda la ripresa di gioco. Quasi a tempo scaduto, sull’ultima azione offensiva della Samp, corre invece un grosso rischio Obiang in scivolata in mezzo alla proprio area di rigore ma è bravo a valutare i tempi dell’intervento e ad anticipare la giocata sul pallone di Linetty : in questo caso giustamente anche la valutazione dell’arbitro.