Amber Heard ha perso il processo contro l’ex marito Johnny Depp. Ma quali sono state le mosse che hanno portato al verdetto?
Amber Heard ha perso la causa contro Johnny Depp. E questo lo abbiamo appreso. Ma perché ha perso? Al di là, naturalmente, dell’aver mentito a proposito dell’ex marito, come ha ritenuto la giuria del processo. Come riferisce il Corriere della sera, in edicola oggi, «la Costituzione americana riserva alla libertà di parola un ruolo straordinariamente importante: sui personaggi pubblici si può dire e scrivere di tutto o quasi grazie alla sentenza della Corte Suprema “New York Times co.v. Sullivan” (1964)».
E le celebrità sono sicuramente un bocconcino appetitoso da dare in pasto a chiunque. Ma quando è troppo è troppo. E la Heard avrebbe dunque esagerato.
La ricostruzione secondo il Corsera
Ma veniamo al dunque: da un lato c’è l’ingarbugliamento dell’attrice a proposito della donazione in beneficenza di 7 milioni di dollari (ricevuti da Depp al momento del divorzio) promessa ma mai avvenuta. Poi la negazione del proprio coinvolgimento seguita all’ammissione che i video delle liti coniugali girati di nascosto non sono stati inviati “personalmente” – riferisce sempre il quotidiano di via Solferino- da lei al sito scandalistico Tmz ma che solo lei e i suoi avvocati li avevano.
Quindi la storia dei paparazzi, che Amber nega di aver allertato in occasione di una sua apparizione in tribunale con un livido sul volto. E la possibilità che le foto con i lividi siano state alterate ha convinto la giuria che la ex signora Depp mente sulle piccole cose. Senza dimenticare le dichiarazioni dei testimoni che hanno giurato di non aver mai visto lividi sul corpo della Heard, o l’apparizione in tv bella come il sole dopo aver dichiarato di essere stata pestata brutalmente. La ciliegina sulla torta? La testimonianza di Kate Moss a favore di Johnny. È stata lei a salvare Depp?
Johnny Depp vs Amber Heard: il peso degli hashtag
Perché Amber Heard ha perso? Le mosse di Johnny Depp
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Gli hashtag sul verdetto possono in qualche modo aver avuto un peso sul verdetto? Il dubbio viene insinuato sempre in un articolo del Corriere, che scrive: “Tarana Burke, co-fondatrice del movimento #MeToo, ha dichiarato dopo l’annuncio della sentenza del processo Depp-Heard: «Il modo in cui #MeToo è stato cooptato e manipolato durante il processo “Johnny Depp contro Amber Heard” è una catastrofe tossica e una delle più gravi diffamazioni del movimento che abbiamo mai visto. Da quando l’hashtag è diventato virale, molte cose si sono spostate verso narrazioni sfumate sulla sopravvivenza e sull’impatto diffuso e a lungo termine della violenza sessuale
Su TikTok hashtag come #JusticeforJohnny et similia sono stati visti 19,8 miliardi di volte, mentre i video di #JusticeforAmberHeard sono stati visualizzati 81 milioni di volte, riferisce il Corriere. Datic he non sono sfuggiti a Elaine Bredehoft, avvocato del team di Amber Heard, ha alla Nbc ha dichiarato: “Come poteva la giuria sfuggire all’influenza dei social? Tornavano a casa tutte le sere. Hanno famiglia. Le famiglie sono sui social”..