Da Business Inseder Italia, versione Italiana del sito Americano di riferimento per le news di tecnologia, finanza, mercati, business e management, vi riportiamo a firma di Carlotta Scozzari, un altro ‘interessante’ capitolo degli affari di Massimo Ferrero che si intrecciano inevitabilmente con la Sampdoria.
Che Massimo Ferrero detto “er Viperetta” da tempo stia cercando di vendere la Sampdoria è cosa nota. Ma ultimamente, con la sua società Eleven finance sull’orlo del crac, una situazione debitoria che per l’imprenditore romano che opera nel cinema e nello sport sembra essersi fatta decisamente più pressante potrebbe spingerlo a chiudere l’operazione, magari accettando anche prezzi che soltanto un anno fa avrebbe rifiutato (come probabilmente accaduto con le trattative con la cordata guidata da Gianluca Vialli).
Del resto, finanziariamente parlando, Ferrero potrebbe virtualmente accettare qualsiasi prezzo per il club blucerchiato, se si pensa che a suo tempo lo aveva rilevato dalla famiglia Garrone con la bellezza di un centinaio di milioni di impegni (tra dote di bilancio e fidejussioni) che erano rimasti in capo ai venditori. C’è però una controindicazione, anche questa volta di natura squisitamente finanziaria, alla cessione della Samp: è proprio la squadra di calcio di Genova, e in particolare le operazioni intorno al suo marchio, a mandare in utile i conti di un’altra delle sue società, la Sport Spettacolo holding, consentendogli di mettersi in tasca, in questi tempi per lui complicati, un discreto dividendo.
Il copione andato in scena a Roma alla fine dello scorso giugno è analogo a quello dell’anno prima, già a suo tempo raccontato da Business Insider: in pratica, l’assemblea degli azionisti della Sport Spettacolo holding, che ha in mano il 99,96% della Samp, nell’approvare il bilancio del 2018 (ultimo disponibile) che si è chiuso con utili netti di esercizio pari a 1,84 milioni, ha deciso di distribuire ai soci 500 mila euro e “di rinviare a nuovo ogni decisione in merito al residuo utile”. Il dividendo da mezzo milione è stato così pagato già lo scorso luglio. Unica beneficiaria: la famiglia Ferrero, che per l’appunto è azionista unica di Sport Spettacolo holding tramite la Holding Max (la cui quota di maggioranza risulta di proprietà della figlia di Massimo, Vanessa).
Come sono stati realizzati i profitti del 2018 della Sport Spettacolo holding lo spiega lo stesso amministratore unico Massimo Ferrero nella relazione sulla gestione allegata al bilancio: “L’utile è da attribuire all’impatto economico derivante dai rapporti contrattuali intercompany con la società controllata Uc Sampdoria spa, nonché all’imputazione a conto economico della quota di competenza delle plusvalenze realizzate nel 2011 grazie a un’operazione di leasing finanziario”.
Quest’ultimo riferimento è alla complessa operazione di vendita e leasing (sale and lease back) messa in piedi nel 2011 con Leasint (oggi Mediocredito Italiano, gruppo Intesa Sanpaolo), e con scadenza il 30 agosto 2023, riguardante i marchi Sampdoria, che aveva fruttato una plusvalenza complessiva da 20 milioni, negli anni “spalmata” sui bilanci secondo le regole contabili. In pratica, la Sport Spettacolo holding, titolare dei diritti connessi ai marchi, ne concede l’uso alla Sampdoria che a sua volta nelle ultime due stagioni ha pagato 3 milioni, a fronte di oneri per 2,5 milioni sostenuti dalla finanziaria di Ferrero per i canoni di lease back.
A rendere ancora più ingarbugliato l’affare, la notizia che nell’agosto del 2018 la Sport spettacolo holding si è impegnata a riacquistare (tramite esercizio di un diritto di opzione) i marchi Sampdoria dal Mediocredito Italiano, così da potere assicurare, spiega Ferrero nella relazione sulla gestione, “la certezza di poterne disporre anche dopo la cessazione del lease back” e quindi dopo l’agosto del 2023. In virtù di questa operazione, sarà nuovamente la Sampdoria a versare alla controllante 2,5 milioni. “Tale versamento – avverte Ferrero nella relazione sulla gestione – dovrà essere completato nei sei mesi precedenti la scadenza del lease back mediante accredito di una somma minima annua pari a 500 mila euro”.
Così, nel 2018, la Sport spettacolo holding ha realizzato quasi 5 milioni di ricavi complessivi (cifra in linea con quella dell’anno prima) fondamentalmente tra cessione dei diritti alla Sampdoria connessi allo sfruttamento del suo medesimo marchio e quota annua di competenza della plusvalenza legata alla vendita risalente al 2011 dello stesso marchio (quando la proprietà del club era ancora dei Garrone).
Importante anche la voce “debito” della Sport Spettacolo holding, nel complesso pari a 9 milioni e principalmente riconducibile agli oltre 7 milioni verso il club blucerchiato. Tale posizione è spiegata da “debiti correlati all’effetto fiscale del trasferimento da parte della controllata”, ossia appunto la Samp, “di perdite di esercizio, nell’ambito del consolidato nazionale”.
In parallelo, nella relazione sulla gestione, “er Viperetta” sottolinea come il conto economico della Sampdoria goda di buona salute. La società della squadra ligure ha, infatti, chiuso il bilancio al 31 dicembre 2018 con un utile di esercizio di 12 milioni, in crescita dai 9,29 milioni dell’anno prima, soprattutto grazie alle maxi plusvalenze da 55,5 milioni realizzate con la cessione di calciatori.
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“Anche nel corso dell’esercizio 2018 – aggiunge Ferrero – la società ha effettuato significativi investimenti nell’acquisizione di giocatori ritenuti di prospettiva in ottica di breve e lungo periodo: la controllata intende infatti continuare il progressivo consolidamento e valorizzazione del parco giocatori sia per mantenere gli standard dei positivi risultati delle ultime stagioni sia per continuare a sfruttare la leva economico-finanziaria del player trading (compravendita di calciatori, ndr), elemento imprescindibile per una società di calcio delle dimensioni di Sampdoria”. Tra le principali operazioni di calciomercato della Samp del 2018, vanno segnalate le cessioni di Lucas Torreira e Patrick Schick, rispettivamente all’Arsenal e alla Roma.
A ogni modo, nel bilancio della controllante Sport Spettacolo holding, la Sampdoria vale 40,6 milioni, il che significa che se Ferrero riuscisse a venderla a una cifra superiore dovrebbe realizzare una plusvalenza. L’imprenditore romano chiedeva un centinaio di milioni a Vialli & co. che al contrario non ne avrebbero offerti più di 65.
Come detto, però, le cose potrebbero cambiare ora che la Eleven Finance – operante nei settori immobiliare e cinematografico e separata dalla Sport spettacolo holding ma anch’essa sotto il cappello della Holding Max – è finita in liquidazione e ha chiesto di accedere alla procedura di concordato preventivo, schiacciata – come riferito da Mf-Milano finanza – da un indebitamento finanziario netto da una cinquantina di milioni nel 2018. Ecco perché le ultime indiscrezioni raccontano che Ferrero, questa volta, sarebbe disposto a incassare “appena” 60 milioni per la Samp.