Marco Ponti nel film “La Bella Stagione” racconta l’avventura calcistica della Sampdoria campione d’Italia, soffermandosi sui protagonisti…
Marco Ponti ne “La Bella Stagione”, film diretto da lui, racconta la meravigliosa storia della Sampdoria del 1990 soffermandosi sulle imprese sportive di un gruppo di calciatori che hanno segnato non solo la storia del club blucerchiato ma anche quella italiana. Ponti ha rilasciato un’intervista a Il Secolo XIX a proposito del suo documentario incentrato sulle gesta blucerchiate. Ecco le sue dichiarazioni:
Finite le riprese ora dobbiamo trasmettere nel film la magia dei racconti ascoltati dai protagonisti, ci vorrebbero 10 film per raccontare tutta la storia. Il montaggio e la post produzione dureranno tutta l’estate, ancora bisogna definire la data d’uscita del film. Abbiamo girato tra Genova, Milano, Torino e Roma. Lanna e gli altri ci hanno dato un aiuto inestimabile. Cerezo è venuto direttamente dal Brasile per noi, è simpaticissimo. Vierchowod e Lombardo sono due fenomeni. La cosa più bella è aver incontrato personaggi migliori di quelli che avrei mai potuto inventare. Vialli ha la supervisione artistica del progetto, lui è speciale. Con Mancini ci sentiamo spesso, è molto disponibile.
L’impresa blucerchiata
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Abbiamo incontrato tifosi, magazzinieri, siamo andati nei ristoranti che frequentavano i calciatori a quel tempo, non abbiamo solo le testimonianze dei giocatori. E’ raro vedere un gruppo di fratelli così, si fidano ciecamente l’uno dell’altro. Campioni immensi che si impegnano anche nel sociale. Poter chiedere a Pagliuca le sue emozioni di parare un rigore a Matthaus o a Vialli cosa ha provato alla vittoria dello scudetto, sono momenti da pelle d’oca.
Il momento più emozionante però è stato è stato chiedere a Vialli il significato di quell’abbraccio con Mancini alla vittoria degli Europei, proprio quella vittoria è a grandi tinte blucerchiate. Alcuni di loro potrebbero fare gli attori. Per un film d’azione vorrei Pagliuca, per un film comico Ivano Bonetti. Ma per un film epico Vialli e Mancini, loro sarebbero i Maestri Jedi di Star Wars. Nel film ci sono molte risate anche grazie a Cerezo, alla fine chi vedrà il film dirà: “Cavolo, voglio essere amico di Toninho”.