Renzo Parodi fa un nuovo punto sulla cessione della Sampdoria: in vantaggio un fondo americano ma attenzione a un fondo dell’Australia…
Chi sarà il nuovo proprietario della Sampdoria? A questa domanda prova a rispondere ancora una volta Renzo Parodi. Sulla pagina Facebook del noto giornalista c’è una certezza: “Certamente non sarà italiano. Certamente non sarà un imprenditore privato”.
Le informazioni in mano all’ex firma de Il Secolo XIX e de La Repupllica, portano “ad un fondo di investimento anglofono, termine che comprende tanto gli Stati Uniti quanto Paesi anglosassoni come il Regno Unito e l’Australia”.
Ma “La pista calda sarebbe americana. L’ho scritto da alcune settimane e avevo individuato il pretendente nel tycoon Usa David Blitzer, 52 anni, attivissimo nel mondo sportivo degli Stati Uniti (hockey, basket, baseball, calcio), e senior executive del private equity fund Blackrock. Un manager che secondo Forbes ha un patrimonio personale di 5,2 miliardi di dollari. (…) Non posso escludere che siano scesi in campo altri soggetti made in Usa oltre a Blitzer, che aveva manifestato un concreto interesse per la Sampdoria, svolgendo la due diligence. Un nome che mi viene in mente è James Pallotta, ex patron della Roma, di recente sconfitto nella corsa all’acquisto del Palermo dagli arabi del Manchester City. Titolare dell’hedge fund Raptor, Pallotta aveva ammesso di aver voglia di rientrare nel calcio italiano. La Sampdoria gliene offrirebbe l’occasione…”
Sempre secondo Parodi “i tempi si stanno abbreviando. L’investitore ha fretta di prendere in mano il timone del club blucerchiato. I tempi dunque potrebbero permettere di fissare il closing dell’operazione a settembre”.
Cessione Sampdoria, Parodi: fondo Usa deve fare un’offerta ufficiale a Vidal
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“Primo passo, la presentazione di un’offerta formale. Non ancora vincolante ma con l’indicazione del prezzo di acquisto. Soggetta alla ulteriore verifica, nei minuti dettagli, dei conti della Sampdoria. Esaurita questa verifica (che per quanto ne sappiamo potrebbe essere già stata effettuata) partirebbe l’offerta formale vincolante indirizzata al trustee. Vidal, verificatane la congruità rispetto alle disposizioni emanate dal tribunale romano, avrebbe l’obbligo di accettarla. Dando così il via all’operazione di vendita del club”.
Cessione Sampdoria, interesse di un Fondo dell’Australia?
Renzo Parodi poi raccoglie una voce che, in qualche modo, vedrebbe ancora il coinvolgimento, pur se indiretto della famiglia Garrone:
“Ho il dovere di darvi conto di un ultima voce – dico voce, non notizia – che ho raccolto e tira in ballo un fondo di investimento australiano. Il pensiero corre al nuovo partner della Erg, il fondo IFM Investors, che pochi giorni fa hanno acquisito il 35% della nuova holding della famiglia Garrone-Mondini. Gli Aussie hanno sborsato circa un miliardo di euro e hanno ottenuto un’opzione per un ulteriore aumento di capitale di mezzo miliardo. EIF gestisce 133 miliardi di assets e in Italia aveva investito nella costruzione dell’autostrada Bre-Be-Mi. La partnership con Erg è indirizzata allo sviluppo delle energie alternative e della transizione energetica, un orizzonte in prepotente sviluppo in Europa”.
L’operazione, se fosse realizzata, vedrebbe l’intervento della banca d’affari australiana Macquirie, dalla quale tramite Panconi la Sampdoria sta trattando un finanziamento. Non ho trovato conferme alla voce IFM Investors e quindi ve la offro con tutte le cautele del caso. Nello schema ipotizzato IFM interverrebbe a salvare la Sampdoria con la prospettiva di realizzare investimenti a Genova e in Liguria, presumibilmente nelle infrastrutture portuali e viarie. Nessun fondo si accontenterebbe di acquistare la Sampdoria, ma vorrebbe investire nei settori “caldi” (…).
(…) “Aggiungo la silenziosa, discretissima opera di sostegno da parte di Edoardo Garrone che non ha fatto mancare il proprio apporto finanziario, consentendo l’iscrizione al campionato (il famoso indice di liquidità) e permesso alla società di impostare la nuova stagione”.
“Ora siamo al momento cruciale per il futuro del club. Entro un paio di mesi, tre al massimo, si dovrebbe completare l’iter di cessione, all’interno e nel rispetto delle condizioni fissate dal tribunale fallimentare di Roma nei confronti del trust Rosan, garantito appunto dalla Sampdoria. Le cose finalmente corrono. Non è detto che si riesca a chiudere l’affare in tempo per intervenire sul mercato e tuttavia la nuova proprietà – anche prima del closing, a settembre – farebbe pesare i propri argomenti, attraverso interventi finanziari in termini d’urgenza. Americani? Probabile . Ma qui mi fermo…”.