Noisefeed, la startup di Chiavari che scheda gli infortuni dei giocatori. Il CEO Nicolò Cavallo racconta il progetto al Foglio Sportivo
L’inserto settimanale sportivo del quotidiano il Foglio dedica un bell’articolo al progetto tutto ligure di creare una banca dati che tracci gli infortuni dei calciatori risolvendo anche i problemi legati alla privacy (si tratta infatti di di dati sanitari sensibili).
Ecco come Nicolò Cavallo, 36enne di Chiavari, spiega cosa c’è dietro l’intuizione:
Prima di Noisefeed non c’era nulla che permettesse di conoscere lo stori co degli infortuni dei calciatori. Eppure, dallo stato di forma dipende l’esito di una partita. Dei campionati, della ragion d’essere dello sport professionistico. Quindi fornire dati oggettivi e diminuire l’incertezza attorno all’atleta, asset chiave di ogni club, significa abbattere il rischio imprenditoriale.
Noisefeed, la startup di Chiavari che scheda gli infortuni dei calciatori
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E non è un caso che Noisefeed nasca a Chiavari, a due passi da Wyscout, la piattaforma d’eccellenza per lo scouting. La scintilla? Durante la fase più critica della pandemia. Continua Cavallo:
Nel 2020 la pandemia ha congelato le competizioni per poi comprimerle in un precipitoso finale di stagione. Così lo stress fisico dei giocatori ha fatto schizzare il numero di infortuni, all’interno di un trend che già prevedeva sempre più match all’anno. Una prima analisi di mercato mi ha confermato che durante quella sessione di trasferimenti erano girati circa 3 miliardi di euro, senza alcuna informazione a supporto di tali cifre. Come comprare auto usate prive di ispezione sulle componenti. Era arrivato il momento di lanciare la nostra piattaforma
Ma come la mettiamo con la privacy? Una sfida nella sfida, che ha portato la società ad essere un interlocutore privilegiato per tutto il mondo del calcio professionistico, come spiega il CEO:
Bypassare le cartelle cliniche dei calciatori, non consultabili per questioni di privacy, attraverso la realizzazione di un database verticale in grado di fornire una panoramica attendibile del loro stato di salute. Nel giro di due anni Noisefeed è diventata la più grande banca dati mondiale sugli infortuni dei professionisti: 5 continenti e 45 campionati mappati, 350.000 giocatori, un fatturato raddoppiato dal primo semestre del 2021 allo stesso periodo del 2022.
Sul mercato italiano lavoriamo con tutta la Serie A, gran parte della B e molte agenzie di procuratori. Ormai però contano su di noi anche all’estero: dal Tottenham all’Arsenal in Premier League. Benfica e Sporting Lisbona. Il Nizza. La Major League Soccer. Il Portogallo e la Svizzera, fra le nazionali. In attesa di nuove collaborazioni verso Qatar 2022”.
Cavallo svela la ricetta del successo:
Il nostro è un lavoro molto analitico, che a partire dalla verifica incrociata di singoli referti elabora un dato oggettivo. Come dicevo, le cartelle cliniche sono off-limits. Ma ogni infortunio è caratterizzato da un certo numero di parametri al contrario accessibili: chi ha operato il calciatore, quando, in che parte del corpo, per quanti giorni è rimasto ai box.
Noi ne utilizziamo una quindicina. E, questa è la novità, li classifichiamo all’interno di un sistema. Abbiamo una componente tecnologica che ci consente di accedere in tempo reale a informazioni organizzate secondo le nostre esigenze. E poi c’è l’attività sul campo: per esempio, l’analista che segue il Brasile è brasiliano e fa monitoraggio in loco. La presenza capillare garantisce fonti qualitative più elevate. Il nostro team è composto da poco più di venti persone. Addette anche ad attrarre nuovi soci e investitori
L’unico nome eccellente che Cavallo fa, è davvero “pesante”: Gianluca Galliani, figlio di Adriano, è entrato nel board di Noisefeed nel luglio 2021.
E proprio l’AD del Monza è stato tra i primi a percepire il potenziale del database creato dalla startup chiavarese:
Non solo durante le finestre di trasferi-mento. Noisefeed è soprattutto un alleato del percorso di crescita del calciatore, per-ché consultando le singole schede i preparatori atletici possono impostare una scaletta personalizzata in base allo storico infortuni. Esponiamo fatti per chi sa interpretarli.
