La Penna non si poteva guardare, la panchina della Sampdoria di Ranieri nemmeno, ma ci arriveremo.
E, ad esempio, sul secondo goal non ha fischiato a inizio azione un chiarissimo fallo di Elmas. E’ vero che poi ci sono stati altri due minuti di gioco, ma tutto è nato da lì.
E poi il goal annullato a Ramirez. A parte il fatto che un goal simile non andrebbe mai annullato in quanto patrimonio dell’umanità, ma siamo proprio certi che – anche dopo aver visto e rivisto il Var – fosse da annullare la rete? Suvvia. E quei fischi, quei falli, quei cartellini, quelle perdite di tempo tollerate…
E poi c’è Audero che, oggettivamente, sta diventando un problema e forse vale la pena di tesserare lo svincolato Viviano o valeva la pena di guardare la panchina del Napoli dove c’è Karnezis che è addirittura terzo portiere o quella del Cagliari che, dopo il rientro di Cragno, abbonda di estremi difensori. Avrebbero fatto comodo sulla panchina della Sampdoria di Ranieri.
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E poi c’è Thorsby che è stato ancora eroico e ovunque, ma chiaramente non è un terzino.
E poi c’è Colley, che ha sbagliato sulle reti, ma a mio parere ha fatto anche una serie di chiusure epiche.
E poi c’è stato un grandissimo Quagliarella, tornato lui, e un grandissimo Gabbiadini, tornato lui.
E Augello che, oggi, è meglio del Murru di oggi.
Il problema è che poi se si infortuna Quaglia e l’unico cambio che ha Ranieri è Bonazzoli (o La Gumina che fino alla scorsa settimana non era un portento nemmeno in serie B), allora il problema per la Sampdoria è serio.
Il problema è che poi, se sbaglia anche lo straordinario Ranieri (a proposito, complimenti per aver censurato i cori contro i napoletani, che non rendono onore alla straordinaria Sud eppure si ripetono vergognosamente e tristemente ogni anno), che deve fare un cambio e fa entrare uno come Maroni anzichè Bertolacci o chiunque altro, allora c’è un problema. Questo tipo oggi è meno mobile dell’omonimo Bobo nell’imitazione di Maurizio Crozza, del tutto inadatto al campionato italiano e alla serie A e, soprattutto, senza pathos, passione, voglia, rabbia.
Il problema, soprattutto, è che non puoi letteralmente regalare venti minuti al Napoli e, di fatto, partire dallo 0-2. Di più, lo confesso candidamente.
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Quando ho visto quei due gol e come sono stati presi, ho pensato che la terza squadra a retrocedere insieme a Brescia e Spal sarebbe stata la Sampdoria: perchè era una squadra morta, come quella vista a Roma con la Lazio, come quella in campo con l’uomo in più col Sassuolo.
Una squadra nemmeno lontana parente del Genoa bello e possibile di Davide Nicola o del Lecce divino di ieri.
E, addirittura, pensavo a quelli che possono venire risucchiati, speranzoso: il Torino allo sbando; il Verona che è davvero molto avanti, ma ha Juric in panchina; l’Udinese stessa; la Fiorentina che ha fatto una grande campagna acquisti, ma ha scelto con Beppe Iachini il tecnico maggiormente esperto in retrocessioni ed esoneri di tutta la serie A, altro che lamentarsi degli arbitri.
Invece. Invece, passati quei venti minuti, e visto un 2-4, credo che il pareggio sarebbe già stato stretto alla Sampdoria. E, soprattutto, credo che con una squadra messa così in campo, con così tanta voglia di lottare, con un furore agonistico di questo tipo e un allenatore di questo tipo (Maroni a parte, ovviamente), la Sampdoria si salverà agevolmente. Così come il Genoa, che ha una rosa addirittura superiore.