Dejan Stankovic? Tutto era meglio piuttosto che vedere ancora Marco Giampaolo sulla panchina della Sampdoria. Questo il pensiero di Massimiliano Lussana
Non ho alcun problema a dire, come ho già detto e scritto, che Dejan Stankovic non era la mia prima scelta per la panchina blucerchiata. E, se è per questo, nemmeno la seconda e la terza.
Però, allo stesso modo, ho sempre detto e scritto che – fin dal primo giorno in cui è arrivato lo scorso anno al posto di Roberto D’Aversa – la scelta di Giampaolo era stata sbagliatissima, ai limiti del masochismo se si considerano le cifre dell’ingaggio quasi triennale, il sesto-settimo della serie A.
Quindi, chiunque fosse arrivato al posto del Maestro, fra le lacrime e i rimpianti dei suoi adepti, sarebbe stato il mio benvenuto e perciò benvenuto al tecnico serbo, il terzo nella storia del campionato italiano dopo Vujadin Boskov e Sinisa Mihajlovic e il terzo anche sulla panchina blucerchiata, dove evidentemente la Serbia piace.
Sampdoria, sbagliato confermare Giampaolo dopo Spezia. Tempo perso per Stankovic…
Insomma, credo che al Dall’Ara si affrontassero quelle che per me fino ad ora sono state per distacco le due peggiori squadre della serie A (e poco importa se la classifica ne inserisce altre due o tre fra una e l’altra): la Sampdoria targata Maestro aveva fatto due punti in otto giornate, con una media di 0,25 punti a partita che, parametrata su tutto il campionato, farebbe nove punti e mezzo. Media aggravata dalla conferma scellerata di Giampaolo a La Spezia, prima della pausa che sarebbe servita come il pane a Stankovic per conoscere i giocatori e far loro capire cosa vuole.
Giusto per rinfrescare la memoria, il drammatico score di Eusebio Di Francesco tre stagioni fa era stato di tre punti in sette giornate, insomma roba da cammino trionfale rispetto a questo.
Ma se la Sampdoria piange, il Bologna – dopo lo scellerato esonero di Sinisa – ha fatto la scelta peggiore possibile immaginabile e, da quando è arrivato Thiago Motta, aveva perso entrambe le partite giocate.
Sampdoria, Stankovic ha avuto risposte positive da chi è entrato a gara in corso…
Sampdoria, Stankovic? Tutto era meglio di Marco Giampaolo
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Detto tutto questo e quindi detto che la prova del nove si avrà contro un avversario degno di questo nome, a partire dalla Roma lunedì prossimo al Ferraris, in due giorni era difficile fare di più.
E il nuovo tecnico blucerchiato, al netto di un primo tempo oggettivamente pessimo, nella ripresa ha fatto vedere davvero tanto: forza, carattere, idee, voglia di ribaltarla e magari anche di vincerla (anche se l’uscita finale di Audero ha fatto venire i brividi a tutti).
Insomma, roba che da qualche settimana non si vedeva più.
Soprattutto, si è vista dignità e voglia di tenere in campo, anche in questo caso merce rara. E, preciso, parliamo sempre del secondo tempo, perché se prima la palla rimbalzata dalla traversa sulla linea fosse entrata staremmo qui probabilmente a raccontare della solita Sampdoria, disperata e senza speranza, tautologia rafforzativa del nulla in campo.
Poi, certamente a posteriori si può dire che Stankovic ha sbagliato completamente la formazione iniziale. Se è vero come è vero che quasi tutti i subentrati sono stati i migliori, insieme ovviamente a uno straordinario Djuricic che, messo nel posto giusto, sembrava quello che abbiamo imparato ad amare al Sassuolo: Leris e Verre su tutti, ma anche Quagliarella e solo il solito Villar è stato, come sempre, eternamente insufficiente.
Sampdoria, Stankovic ora potrà valutare al meglio tutti i suoi giocatori…
Mentre fra i peggiori ci metto ancora una volta Colley (ma Ferrari-Murillo come coppia di centrali non va bene? o meglio ancora Ferrari sulla fascia, ruolo che ha già coperto in carriera e difesa a tre con Murillo e Colley dagli altri due lati. Risparmiandoci così la sofferenza di Bereszynski e Augello), Caputo che chiaramente non può giocare da solo davanti in serie A, Gabbiadini che da due o tre settimane non è più lui, ma non ho dubbi che tornerà ad essere lui, e soprattutto Vieira, che proprio non c’entra nulla.
E a questo punto mi auguro che Stankovic, che chiaramente in 48 ore non poteva conoscere giocatori che non hanno praticamente mai giocato, tenga in considerazione i due uomini che a mio parere possono essere le sorprese positive della sua gestione. Uno è Simone Trimboli come incontrista, tornato finalmente e gioiosamente in panchina dopo l’infortunio da due partite, e Gerard Yepes-Laut come regista, certamente migliore di Vieira e di Villar messi insieme.
Con il grande rimpianto di vedere ogni settimana un grande Palumbo con la Ternana, regalato scelleratamente via dalla Sampdoria.
Insomma, aspettiamo a montarci la testa, ma certamente stasera quantomeno si è visto qualcosa che era completamente sparito nelle ultime partite blucerchiate di una squadra allo sbando e questo, ovviamente, non può che essere spiegato con il cambio di guida tecnica. Non per quello che può aver insegnato Stankovic in due giorni, che può essere più nulla che poco, ma proprio per l’approccio psicologico e motivazionale.
Insomma, un brodino.
Con le temperature attese da domani, fa bene.