Dejan Stankovic è stato presentato alla stampa oggi. Non poteva mancare un pensiero ad un ex della Sampdoria come Mihajlovic
C’è un filo che unisce in maniera indissolubile il passato ed il presente della panchina della Sampdoria. Un filo rappresentato dal legame che unisce l’attuale tecnico Dejan Stankovic a Sinisa Mihajlovic simbolo della squadra sia da giocatore che da tecnico.
Un legame tra i due che trascende il mondo del pallone:
Ogni tanto lo chiamo papà e si arrabbia. Per me è un fratello maggiore, un punto di riferimento sotto ogni punto di vista. Il modo di affrontare la vita, senza mai mollare, mi ha insegnato tanto. Gli voglio un mondo di bene, come se avessimo lo stesso sangue. Volevo vincere anche per lui a Bologna, ci saranno altre partite da dedicargli direttamente…
Stankovic-Mihajolovic un legame che li unisce nel segno della Sampdoria
Sampdoria, Stankovic: Sinisa Mihajlovic? Come un papà…
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Sinisa Mihajlovic ha segnato un solco importante nella storia della Sampdoria sia da calciatore che da tecnico. Arrivato in Italia grazie a Vujadin Boskov, un altro personaggio che dalle parti di Bogliasco ha fatto discretamente bene… è la Roma la sua prima casa, gioca da esterno a tutta fascia ma non lascia un impronta importante, cosa che invece aveva fatto alla Stella Rossa giocando in quel ruolo nel 4-4-1-1 Ljupko Petrović.
Arriva alla Sampdoria nella stagione 1994, ma avrebbe potuto farlo prima in quanto era stato chiesto anche nell’ambito della trattiva che portò Jugovic a Genova, ed è la svolta della sua carriera. Sotto la guida di Sven Goran Eriksson avviene la metamorfosi in difensore centrale, prima per necessita in una gara di Coppa Italia contro il Cagliari il 25 ottobre del 1995 viste le espulsioni di Franceschetti e Sacchetti. Da quella sera la carriera nella Sampdoria e in Italia cambia, in quel ruolo fa cantare il suo mancino che è un piacere.
Con la maglia della Sampdoria, Mihajlovic gioca 128 presenze, 15 reti. Divise tra campionato: 110 presenze, 12 reti. In Coppa Italia: 10 presenze, 2 reti. In Coppe, Uefa: 8 presenze, 1 rete. Da tecnico resta a Genova due stagioni dal 2013 al 2015 portando la squadra ad un rendimento importante che l’attesta nella zona medio-alta della classifica e che gli valgono la panchina d’oro nel giugno 2015.