Cessione Sampdoria, Renzo Parodi: settimana decisiva e cruciale per la conclusione della trattativa. Il ruolo di Toro Capital e Console&Partners
Un lungo post su Facebook di Renzo Parodi, giornalista genovese già firma dell’edizione cittadina di Repubblica e del Secolo XIX, ad aggiornamento della situazione cessione è stato pubblicato nel pomeriggio di domenica 16 ottobre.
Già in giornata Repubblica aveva anticipato il coinvolgimento di altri soggetti a diverso titolo nell’operazione (Cessione Sampdoria, La Repubblica: con Di Silvio c’è una cordata italiana
“Importante e cruciale”, definisce una autorevole fonte la settimana che va ad iniziare domani, lunedì 17 ottobre. Importante e cruciale per la definizione della trattativa che lo sceicco qatariota Faleh Khalid Al Thani sta portando avanti per acquistare la Sampdoria, trattativa condotta per diversi mesi attraverso i suoi rappresentanti, in patria e all’estero nonché in Italia.Attorno alle ultime, decisive mosse che preludono alla chiusura del deal si stanno alzando colonne di polvere che non giovano alla conclusione della trattativa. Ho il sospetto che qualcuno (non so chi) tenti di ostacolare questo affare che è l’unica via di salvezza della Sampdoria. Semmai lo sceicco si sfilasse, realisticamente si dovrebbe mettere in conto che la Sampdoria rischierebbe di andare fallimento. Tuttavia, “siamo ad un passo dal traguardo”, precisa la fonte.Lo sceicco è decisamente in pole position rispetto ad altri, eventuali e mai chiaramente indicati pretendenti.Fondi americani e di Singapore? Soltanto voci. Se ci sono non hanno mai fatto alcuna offerta vincolante. E dunque nel gioco dell’oca che si aprirebbe se lo sceicco passasse la mano (è un’ipotesi teorica, eh… Non ci sono segnali in questo senso) con loro si ripartirebbe da zero o quasi.
Cessione Sampdoria, Renzo Parodi: settimana decisiva e cruciale

LEGGI ANCHE Verso Sampdoria-Roma: tutti i convocati di Stankovic
Il ruolo di Toro Capital e della Console&Partners
Allo stato, la situazione è la seguente. Presso il fondo lussemburghese di investimenti Toro Capital (prescelto dall’acquirente per questa specifica funzione) è stato costituito un conto escrow, ossia un conto sul quale stanno per affluire i soldi concordati fra Al Thani e Vidal, appunto i 40 milioni di euro. Agente responsabile del conto escrow e advisor dello sceicco Al Thani per il business con l’Italia è la società Console & Partners di Torino, con sedi in 20 piazze finanziarie in tutto il mondo. Si legge sul sito della società: “Console & Partners è una società di consulenza internazionale, former Partner Equity Markets di Borsa italiana (gruppo London Stock Exchange), che offre servizi di advisoring internazionale nelle operazioni corporate finance, internazionalizzazione, merger acquisition, pianificazione industriale”. Siamo quindi al massimo livello di consulenza. Toro Capital fa capo a Console & Partners. E il cerchio si chiude.Nella fattispecie Console & Partners cura per conto dello sceicco Al Thani gli aspetti tecnici, legali e bancari dell’operazione-Sampdoria. Aspetti molto complessi – anche questo l’ho scritto ripetutamente – che non si esauriscono nell’indispensabile via libera dell’autorità antiriciclaggio italiana; investono altre vicende legate alla normativa bancaria europea della BCE (Banca Centrale Europea), che sottopone a strettissimi controlli e a regole ferree i trasferimenti di denaro in Europa provenienti da banche che si trovano al di fuori dei confini dell’Unione. Questa circostanza spiega il ritardo con il quale sta procedendo la vicenda-Sampdoria, ritardo che preoccupa e talvolta scandalizza i tifosi blucerchiati, i quali comprensibilmente vorrebbero sentirsi dire che è tutto fatto è che lo sceicco è il nuovo proprietario del club.
Gli adempimenti dopo la firma
Non è ancora così, per le ragioni che ho appena illustrato. Riprendo il discorso. Una volta accreditati i quattrini dello sceicco Al Thani (cosa che avverrà in settimana), ottenute le garanzie bancarie richieste da parte delle banche, espletate le ulteriori formalità relative all’ingresso di capitali stranieri extraeuropei in Italia, l’operazione Sampdoria si avvierà alla sua naturale conclusione. Firme sul contratto di compravendita, closing e passaggio delle azioni in capo al nuovo proprietario. A questo proposito.La Toro Capital in qualità di veicolo societario risulta accreditata presso la Federazione Italiana Gioco Calcio, alla quale farà pervenire non appena il contratto di acquisto verrà chiuso la documentazione necessaria per ottenere il via libera anche dalla Covisoc, l’organismo che vigila sui conti delle società di calcio. Il dossier sarà molto nutrito e indicherà il piano industriale (all’inglese il business plan) segnalando le fonti di finanziamento alle quali la nuova governance della Sampdoria farà ricorso per conto dello sceicco. I capitali li mette interamente lo sceicco Al Thani che ha declinato l’offerta di Toro Capital di partecipare all’operazione con un investimento nell’ordine dei 10-15 milioni. Tutti i capitali impegnati nell’acquisto e nella gestione futura della Sampdoria faranno capo allo sceicco Faleh, Khalid Al Thani. Il quale in questi giorni è impegnato quale membro del Comitato organizzatore del Mondiale che a novembre sarà ospitato in Qatar. Aiuti esterni né tantomeno cordate italiane non ce ne saranno.La società-veicolo accreditata presso la Figc (appunto la Toro Capital) potrebbe funzionare effettivamente come strumento legale e contrattuale attraverso il quale procedere all’acquisto del club. Ma potrebbe essere sostituita da un’altra entità analoga. Si stanno facendo le opportune valutazioni di ordine legale e fiscale. Quel che è certo è che non sarà lo sceicco in prima persona ad acquistare la Sampdoria. Lo farà una società-veicolo capitalizzata dal denaro dello sceicco e di nessun altro.Interpellato, il presidente della società torinese, Francesco Paolo Console, ha declinato l’invito a rilasciare dichiarazioni. La clausola di riservatezza lo impegna alla massima discrezione e Console non vuole assolutamente violarla.
Il progetto dello Sceicco Al Thani
Nel business plan messo a punto dagli esperti designati da Al Thani si parla di un investimento a breve e medio termine di almeno un paio di centinaia di milioni di euro: il denaro necessario per ricapitalizzare il club (che come si sa versa in condizioni finanziarie assai difficili), operare sulle due prossime sessioni di mercato, rafforzando la squadra a gennaio con l’acquisto di 7/8 nuovi calciatori; ridurre o addirittura azzerare il debito pregresso con le banche (circa 100 milioni) e rilanciare la Sampdoria (società e squadra) mettendo le basi per costruite, in due-tre stagioni, una Sampdoria che possa rientrare nel circuito europeo.Prevengo la domanda. Quanto tempo occorrerà per chiudere questa tormentata vicenda? Non lo so e probabilmente non lo sanno neppure le parti interessate che dipendono in tutto e per tutto dalle autorità monetarie di controllo europee. A complicare il quadro c’è anche la questione dei concordati, non ancora omologati e quindi la necessità di ottenere dal tribunale fallimentare di Roma il via libera alla cessione della Sampdoria (liberata dai lacci del trust) prima della prevista (e non ancora fissata) adunanza dei creditori di Eleven Finance. Non si prevedono intoppi, i creditori dei Ferrero saranno ben felici di intascare un po’ di denaro, tuttavia anche questo passaggio richiederà un po’ di tempo.
Le conclusioni
Un passo alla volta il groviglio verrà sciolto e la Sampdoria salvata dallo sceicco che fantomatico non è mai stato, anzi. Ed è pieno di soldi. Il Qatar che ha organizzato il campionato del Mondo di calcio che si disputa dal mese prossimo (ahinoi senza l’Italia) sta guadagnando montagne di dollari con la vendita del gas, risorsa dalla quale è uno dei massimi produttori mondiali. E quei soldi da qualche parte dovranno pur essere investiti. Perché la Sampdoria, allora? Perché anche in Qatar ricordano bene le imprese della Sampdoria di Vialli e Mancini, che Francesco Di Silvio ha provveduto a rammentare allo sceicco, perorando la causa dell’acquisizione del club. E perché Genova col suo porto è un asset in sé stesso assai apprezzato nel mondo del business (fossi Toti e fossi Bucci terrei gli occhi aperti): E infine perché la maglia è davvero la più bella del mondo anche per chi vive e lavora a Doha. Sampdoria, dunque: what else?