Per il bene della Sampdoria forse è meglio evitare le notizie che circolano sul web su Di Silvio e pensare solo alla salvezza…
Avrei voluto parlarvi della Sampdoria che nonostante la sconfitta, non è nemmeno lontana parente di quella di Giampaolo, sì il tecnico a cui l’attuale dirigenza blucerchiata – probabilmente con la sola contrarietà di Marco Lanna, di Daniele Faggiano e di pochi altri – ha fatto un contratto di due anni e mezzo a un milione e trecentomila euro netti (almeno stando a quello che si legge sui giornali sportivi), che più o meno dovrebbe fare tre milioni all’anno di costi aziendali. Fra gli applausi dei ragazzi del coro.
Avrei voluto parlarvi della serietà di Dejan Stankovic che non si è nascosto dietro il rigore, ma anzi ha detto “C’è un regolamento”, a differenza di chi ipotizza complotti planetari, quando spesso gli unici complotti sono quelli costruiti in casa, vedi il capoverso sopra.
Avrei voluto parlarvi della bellezza dell’abbraccio di Deki con Mourinho, delle parole di Mou a fine partita che ha lasciato le porte aperte alla salvezza della Samp, ultima e lontana quattro punti dalla salvezza, non un abisso, e finalmente dignitosa.
E avrei voluto parlarvi dell’ennesimo incontro di queste prime partite di Stankovic con i suoi amici del Triplete.
La Sampdoria con la Roma tra promossi e bocciati…
Avrei voluto raccontarvi dei migliori in campo che, a mio parere, sono stati uno straordinario Smalling e, in blucerchiato, un ottimo Audero, un ritrovato Djuricic e due coincidenze, dopo Bologna, fanno una prova e un Murru entrato bene. E dei peggiori che sono stati un Colley da brividi, un Caputo non pervenuto per l’ennesima volta, un Leris che è tornato Leris e un Augello che è rimasto Augello.
Ma invece devo raccontarvi del ritorno provocatorio allo stadio di Massimo Ferrero, dell’assalto tentato dai tifosi verso la tribuna, della fuga dal tunnel che porta a corso De Stefanis e di Lanna e Panconi che si alzano, se ne vanno e poi tornano.
Lungi da me difendere Ferrero, che ho attaccato quando molti lo descrivevano come “simpatico” e “pittoresco”.
Ma vogliamo dirlo o no che l’attuale consiglio di amministrazione è nominato da lui, anzi dalla sua famiglia?
Cessione Sampdoria? Continuo a sentire voci autorevoli, ma…
Sampdoria, evitando il web penso che possiamo ancora salvarci…
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Vogliamo dirlo o no che, a oggi, è ancora il proprietario della Sampdoria, che gli è stata gentilmente donata?
Vogliamo dirlo o no che, più che alzarsi, varrebbe la pena di dimettersi se non si sta bene in una compagnia? E comprenderemmo benissimo la scelta di chi non ci si ritrovasse?
E Vogliamo dirlo o no che la scelta scellerata di Giampaolo non l’ha fatta Ferrero e quella saggia di Stankovic sì?
Vedete, personalmente spero che arrivi lo sceicco, anzi il capo degli sceicchi, anzi direttamente Ali Babà, l’emiro degli emiri o il numero uno di tutti gli Emirati Arabi Uniti, anzi il presidente del mondo.
Significherebbe che la Sampdoria è salva, che è scongiurato ogni problema, che a gennaio arrivano sette o otto rinforzi e che quindi non solo la salvezza è certa, ma forse anche la Champions. E non è detto che i 23 punti che separano i blucerchiati dal Napoli siano irrecuperabili, visto che la prossima sarà solo l’undicesima giornata e che ce ne sono in palio ancora 84.
Anche se, a dire il vero, questa storia che “a gennaio cambia tutto e inizia proprio un altro campionato” l’avevo già sentita lo scorso anno e non è che sia finita proprio benissimo a chi la pronunciava come un mantra.
Devo dire che continuo a verificare questa storia dello sceicco e molte fonti, anche autorevoli, la confermano. Spero che abbiano ragione loro. E aspetto con gioia la cessione.
Ma ricordo tutte le date da segnarsi indicate per questa e le precedenti cessioni annunciate, spesso dalle stesse fonti, e allora mi chiedo se è davvero tutto così vicino come viene annunciato da settimane. Domani, dopodomani, entro fine settimana, senza peraltro precisare quale.
Cessione Sampdoria, il web è pieno di notizie su Francesco Di Silvio…
E resto stranito dal vedere che Francesco Di Silvio entra in discussioni social come quella sulla pagina di Club Doria 46, sito che dà tutte le notizie, ma proprio tutte, annunciando di essere pronto a lasciare la trattativa se escono altri articoli o post non graditi. Il che, mi si permetta, non avviene nemmeno in Qatar.
Inoltre mi permetto di osservare che, al netto delle trattative con Fortitudo Bologna di basket, con il Foggia e con la Salernitana, per le quali il web è strapieno di articoli che le annunciano chiuse o in dirittura d’arrivo, quando il fondo sovrano qatariota ha acquistato il Paris Saint Germain o anche, la scorsa settimana, il Braga, le trattative sono state istantanee o quasi silenziose e soprattutto finalizzate.
Qui è vero che l’ingresso sarebbe a titolo personale dello sceicco Al Thani e non come negli altri casi un ingresso “di Stato”, ma è curioso di vedere come ci siano in ballo intermediari vari, sparsi per l’Europa o anche nella serie D italiana, fra cui il Casale che peraltro ha vinto anche uno scudetto in anni dominati dal Genoa e magari si può puntare alla fusione.
Insomma, è impossibile non notare che quando sono state cedute la Fiorentina a Commisso, la Roma, lo stesso Genoa, l’Atalanta, il Como e il Modena in serie B e tante altre squadre, tutto questo giochino sulle date, le mediazioni, l’aspettiamo domani, anzi dopo o prima vediamo gli articoli sui social e magari salta tutto, non c’era.
Poi ci auguriamo che vada tutto bene o benissimo, ma non farsi domande- persino se le cose andranno positivamente – non è cosa buona e giusta.
Normalmente tutto questo avviene a fari spenti e persino la sciagurata vendita da Garrone a Ferrero fu conosciuta solo la mattina della conferenza stampa.
Non è un giudizio di merito, prima che la Puntina venga indicata come responsabile della mancata vendita, ma una constatazione, una fotografia.