Sempre attuale la cessione della Sampdoria, con il fondo di Pallotta pronto a fare la sua offerta senza dimenticare l’importanza di Baldini.
La cessione della Sampdoria continua ad essere un argomento di strettissima attualità. C’è la cordata dello sceicco Al Thani e poi il Fondo anglo-americano, con James Pallotta pronto a fare la sua offerta per il club di Corte Lambruschini.
Secondo quanto riporta TMW, però, l’ex presidente della Roma sarebbe intenzionato a ‘giocare al ribasso’, almeno inizialmente. Poi starà al trustee Gianluca Vidal decidere il da farsi. La cifra sarà inizialmente distante dai 33 milioni di euro stabiliti per i concordati delle aziende di Massimo Ferrero.
Sarà poi la famiglia Ferrero che stabilirà fin quando il trustee Vidal non potrà, e quando potrà, scendere al di sotto di suddetta cifra, affinché non venga messo a rischio il futuro dell’azienda Sampdoria.
Cessione Sampdoria, l’offerta al ribasso di Pallotta e i soldi di Al Thani
Cessione Sampdoria: l’offerta di Pallotta, l’importanza di Baldini…
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Bisogna infatti ricordare che la Sampdoria è stata inserita all’interno del trust Rosan insieme a Eleven Finance e Farvem. La sua cessione servirà, dunque, come garanzia esterna per le due società dei Ferrero.
Tale procedura però causerà lo slittamento delle operazioni di qualche giorno. Servirà ancora pazienza quindi, mentre i tifosi blucerchiati sperano nella chiusura delle operazioni, il prima possibile. Magari in tempo utile per la sessione invernale di calciomercato, in modo da provare a portare a Genova i rinforzi che Dejan Stankovic ha chiesto.
Nell’operazione che potrebbe portare James Pallotta ad essere proprietario della Sampdoria ci potrebbe essere anche lo zampino decisivo di Edoardo Garrone. L’ex presidente blucerchiato ha un ottimo rapporto con il tycoon americano e con Franco Baldini, che, ai tempi della sua presidenza, era stato vicino a diventare direttore sportivo. Mentre suo figlio Mattia dovrebbe essere il nuovo direttore sportivo dei blucerchiati, situazione che però non si è ancora sbloccata ufficialmente.
Sempre che prima non arrivino i soldi di Al Thani, che avrebbe ricevuto i primi 20 dei 40 milioni da depositare sul fondo escrow.