Il preparatore atletico della Sampdoria di Stankovic, Federico Pannoncini, ha spiegato come lavoreranno i giocatori tra Bogliasco e il ritiro in Turchia
Nel giorno in cui la Sampdoria si ritrova a Bogliasco, parla Federico Pannoncini, il preparatore atletico che Dejan Stankovic ha conosciuto ai tempi dell’Inter con Andrea Stramaccioni e che ha voluto prima alla Stella Rossa e poi a Genova.
Pannoncini, al Secolo XIX, ha spiegato come lavorerà lo staff del serbo in questi giorni per preparare al meglio i calciatori, che si divideranno tra Bogliasco e il ritiro di due settimane in Turchia. Metà già conosciuta quando allenavano in Serbia:
Ci fermavamo il 15-20 dicembre per il freddo e si riprendeva a metà febbraio, i tempi erano simili a questa pausa. Vogliamo ripeterci. Ci crediamo.
Sampdoria, i metodi di lavoro di Stankovic e Pannoncini
Sampdoria, il programma di Stankovic per il ritiro. Le parole del preparatore atletico
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Poi arriva la descrizione del programma da seguire per trovare un Sampdoria che a gennaio torni a correre. In campo e in classifica:
Nell’ultima settimana i ragazzi hanno già lavorato a casa con programmi individualizzati per essere pronti a ripartire. Con test medico-funzionali vedremo a che punto sono. La prima settimana sarà per ripristinare e consolidare una condizione che consenta di sopportare i carichi tosti previsti in Turchia. A Bogliasco faremo una decina di allenamenti, con giorni di doppio, lavoreremo più sul volume, in Turchia più sull’intensità.
Lì le cose si faranno ancora più toste, giocheremo 4 test di livello, avremo la rosa attuale al completo, Stankovic ha già detto a chi è al Mondiale che dopo un breve stop conta di averli in ritiro. E poi al ritorno a Bogliasco prepareremo la gara con il Sassuolo. Il mercato? Faremo in modo di portare presto al livello degli altri chi arriverà dopo il ritiro.
Dejan Stankovic vuole un approccio molto aggressivo alla partita, che comporta un forte dispendio di energie. Ecco perché il suo staff lavorerà molto sull’intensità in questo mese prima della sfida del 4 gennaio contro il Sassuolo:
Il mister vuole un approccio alla gara molto aggressivo, spesso si gioca uomo contro uomo, c’è un dispendio energetico importante con caratteristiche specifiche. Solo se in allenamento lavori già con questi dettami poi puoi ripeterti in gara. Quindi sì, dovremo ottenere performance che sposino il metodo-Stankovic, lavoreremo molto sull’alta intensità con esercitazioni che permettano di tenerla per tutto il match. Intensità relativa ai metri percorsi e alle accelerazioni, ai cambi di passo.