Sampdoria, l’anno solare di Quagliarella è stato contrassegnato da molte difficoltà. Tra pochi giorni il capitano compirà 40 anni, con l’obiettivo di un 2023 migliore del 2022
Capitano mio capitano, che è successo capitano? Fabio Quagliarella, l’ancora di salvezza, il punto fermo della Sampdoria per tante stagioni, ha vissuto un 2022 di grande difficoltà. L’anno solare che è appena finito, per il numero 27 blucerchiato, è stato complicato, soprattutto per la mancanza (strano a dirsi per lui) della sua ragione di vita in campo: il goal.
In tutto il 2022 infatti Quagliarella ha messo a segno appena 3 goal, una briciola in confronto a ciò a cui ha abituato i tifosi e anche gli addetti ai lavori. Basti pensare che le prime due reti (una doppietta all’Empoli il 19 febbraio scorso) dell’annata hanno interrotto per lui un digiuno di 18 partite consecutive senza segnare. Già da prima quindi c’era qualche avvisaglia di difficoltà, che coincideva con un periodo negativo di tutta la squadra (le esperienze con Roberto D’Aversa in panchina) e della società.
Dalla doppietta all’Empoli il capitano della Sampdoria ha segnato solo una rete, contro la Fiorentina, nell’ultima partita in casa della Serie A 2021/2022, terminata 4-1 e preludio ai festeggiamenti fuori dallo stadio per la salvezza blucerchiata con retrocessione del Genoa. Per Quagliarella però, il bilancio di quella stagione recitava appena 4 goal, bottino magro per uno come lui. Peraltro sia D’Aversa sia Marco Giampaolo, che confidava molto in lui, non hanno puntato stabilmente sul 27, preferendo dosare le sue energie visti anche i 39 anni e qualche acciacco che si presentava.
Sampdoria, il 2022 delle mille difficoltà per Fabio Quagliarella. Cosa porterà il 2023?
Sampdoria, il 2022 di Fabio Quagliarella
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Se la stagione 2021/2022 è finita con un rendimento al ribasso, quella attualmente in corso è cominciata ancora peggio. Nessun goal per Quagliarella nel campionato 2022/2023, il capitano della Sampdoria finirà l’anno senza aver timbrato il cartellino neppure in Coppa Italia. L’attaccante è andato finora a segno per ben 17 stagioni consecutive in Serie A, statistica che lo ha fatto entrare di diritto in un esclusivo club di soli 8 giocatori nella storia. Ma questo, e speriamo di no, potrebbe essere il primo anno in cui infrangere questo magnifico record, degno di un giocatore come lui.
Non è facile per Quagliarella, leader e punto di riferimento, accontentarsi di giocare pochi spezzoni di partita. Nella stagione in corso non ne ha iniziata e portata a termine nemmeno una. Il massimo minutaggio in una gara sono 69 giri d’orologio contro la Lazio, 59 contro il Verona e poi nelle altre a stento è arrivato a mezz’ora in campo. Con Giampaolo in panchina, inoltre, è stato presente (titolare o subentrante) in ogni partita, mentre Dejan Stankovic ha cominciato ad utilizzarlo sempre di meno. Il capitano della Sampdoria nel mentre è diventato Bartosz Bereszynski, che a breve potrebbe anche fare le valigie. E anche se Fabio resta leader indiscusso, il futuro è un’incognita.
Fabio Quagliarella vuole chiudere in bellezza…
Alla soglia dei 40 anni, con la parola “ritiro” che orbita attorno a lui da qualche tempo, le condizioni fisiche probabilmente non gli permettono più di prendere la squadra per mano e trascinarla alla salvezza. Quagliarella ha saltato la partita con l’Inter per un affaticamento e in ritiro in Turchia ha subito un infortunio meno grave del previsto, ma che ad ora lo costringe a lavorare a parte e non col gruppo.
Insomma, il 2022 di Quagliarella, tra piccoli stop, difficoltà a segnare e impiego centellinato, è stato difficile. Il 2023 si spera possa segnare una svolta, con una Sampdoria che ha bisogno di cambiare radicalmente corso esattamente come lui. Forse per l’ultima volta…