Annegret Soltau e Stefania Beretta aprono la mostra con le loro opere da CEContemporary. Una mostra a cura di Christine Enrile
CEContemporary inaugura “Photographie en Pointure #3”, la mostra di fotografia cucita di Stefania Beretta e Annegret Soltau a cura di Christine Enrile.
Si tratta del terzo step di un percorso volto a indagare il tema dell’impuntura sulla fotografia che ha avuto come fonte d’ispirazione la vivace polemica condotta da Meyer Schapiro, studioso dell’opera “Les Souliers” di Van Gogh, nei confronti di Martin Heidegger, che aveva preso come esempio, per esprimere il suo pensiero sull’arte, nel suo saggio “L’origine dell’opera”, proprio il famoso dipinto del 1886.
In questa stimolante disputa entrò anche il filosofo francese Jacques Derrida che tentò di porre fine alla diatriba con “De la véritè en pointure”, un testo filosofico che si adatta perfettamente alla forma delle opere esposte, tutte impunturate dalle artiste con la punta dell’ago, intese quasi come estensioni del loro essere.
Opere che si aprono liberamente allo sguardo dell’osservatore, e che danno vita a rimandi differenti in base a come si preferisca coglierne il contenuto, diventando così elementi per un produttivo dialogo culturale fatto di confronti e riflessioni.
Stefania Beretta – svizzera – e Annegret Soltau – tedesca – sono artiste mitteleuropee che hanno scelto di utilizzare il medium fotografico con intervento di cucito con tutte le implicazioni che questo processo creativo ingenera; non ultimo, la possibilità di rendere l’opera un pezzo unico.
L’una utilizza il filo colorato, l’altra quello nero, per ri-flettere, per indagare oltre lo specchio, andare al di là della portata dello sguardo oltre l’enigma.
Annegret Soltau e Stefania Beretta presenti all’inaugurazione
Annegret Soltau e Stefania Beretta aprono la mostra da CEContemporary
LEGGI ANCHE Sampdoria, accordi Manfredi-Ferrero anche senza udienza in Tribunale. I dettagli
L’opera, risultato della mediazione fra la macchina fotografica e quella da cucire, formalizza per Stefania Beretta gli Stitched Landscapes: paesaggi che si presentano come echi e risonanze di luoghi che perduta la loro identità originaria acquisiscono nuove connotazioni scaturenti da un immaginario senza barriere geografiche o linguistiche.
Per Annegret Soltau, artista pioniera nel campo dell’arte, femminista attiva sull’area della performance, del segno grafico, dei collage e della metafora, fotografia e cucito configurano, invece, una ricerca della propria identità fisica e mentale
Annegret Soltau, con le opere delle serie Personal Identity, Grima, Ich, Selbst e Stefania Beretta, con gli Stitched Landscapes, portano in mostra l’enigma dello specchio che mette continuamente alla prova, coinvolgendo ciascuno in modo diverso.
Come illustra mirabilmente il filosofo Andrea Tagliapietra nel suo testo “La Metafora dello specchio”:
Lo specchio mostra, ma non risponde. Sulla soglia dello specchio incontriamo sempre qualcosa di perturbante e vertiginoso che continua a suscitare domande che non ci d àsoluzioni e ci spinge a continuare a indagare