Altri episodi di sangue e scontri nel mondo del calcio, questa volta in Argentina: dopo l’Indonesia, ancora morti…
Al peggio non c’è mai fine. Dopo le immagini assurde e vergognose provenienti dall’Indonesia, il mondo del calcio è costretto a fare i conti con un’altra tragedia, questa volta proveniente dall’Argentina. Paese che, si sa, vive di football. Ma in maniera a volte decisamente esagerata e sopra le righe.
Non esiste giustificazione infatti per le terribili notizie provenienti dal Sudamerica. Un uomo è morto durante gli incidenti scoppiati fuori dallo stadio Juan Carmelo Zerillo, conosciuto da tutti come “El Bosque“, che hanno portato alla sospensione di Gimnasia y Esgrima-Boca Juniors. La vittima, César Gustavo Regueiro, 57 anni, era cardiopatico; ha perso la vita nel disperato tentativo di lasciare l’impianto di La Plata…
Gimnasia-Boca sospesa in Argentina, il calcio piange una nuova vittima
Argentina, ancora sangue nel mondo del calcio…
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La partita allo stadio Juan Carmelo Zerillo di La Plata tra Gimnasia e Boca Juniors, valida per il campionato argentino, è durata solo nove minuti. Dopodiché l’arbitro ha deciso di far rientrare negli spogliatoi le due squadre, a causa dell’enorme quantità di gas lacrimogeno lanciato dall’esterno dello stadio tra i “tifosi” dei due club e la polizia. Una così grande quantità di gas che ha reso irrespirabile anche l’aria dentro l’impianto di gioco…
Causa degli scontri e della violenza fuori da “El Bosque” ci sarebbe l’impossibilità da parte di un numero consistente di tifosi di entrare allo stadio per assistere alla partita. Gli ultras hanno chiesto di entrare quando ormai non era più possibile accedere; questo ha scatenato la loro rabbia e dato vita ad una e propria guerriglia urbana. I gas lacrimogeno sparati durante gli scontri sono stati fatali per César Gustavo Regueiro: l’ennesima vittima di un calcio sempre più malato.