L’avvocato Paco D’Onofrio è specializzato in diritto sportivo, che insegna all’Università degli Studi di Bologna e presso il settore tecnico della FIGC, nonchè autore di molte pubblicazioni scientifiche. Ha difeso atleti, dirigenti e società nei principali processi sportivi, da Calciopoli al Calcioscommesse. È coordinatore scientifico del Master in diritto e management dello Sport organizzato da Altalex.
Abbiamo chiesto all’avvocato D’Onofrio se e cosa rischia la Sampdoria a causa della crisi del Gruppo Ferrero.
Secondo la Sua esperienza professionale le difficoltà finanziarie delle aziende di Massimo Ferrero, possono “contagiare” la Sampdoria?
L’ordinamento sportivo e l’ordinamento statale operano su due piani distinti. Capita molto spesso che il presidente di una squadra sportiva sia anche il proprietario di un gruppo imprenditoriale che non si occupa di sport. Una società sportiva non risente delle vicissitudini in cui dovessero incorrere aziende appartenenti al medesimo presidente e naturalmente viceversa. Questo è un principio generale che vale per tutti i casi.
Ci possono essere delle conseguenze dirette, ad esempio punti di penalizzazione o altro in caso di fallimento, delle altre società di Massimo Ferrero?
L’articolo 22 delle Norme Organizzative Interne Federali, che si riferisce ai requisiti di onorabilità, colpisce il dirigente sportivo e non la società. Non può assumere la qualità di dirigente sportivo chi abbia avuto una serie di vicissitudini giudiziarie anche esterne all’ambito sportivo. E’ l’unico caso in cui una vicenda estranea all’ordinamento sportivo entra nel ordinamento sportivo.
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Secondo la sua esperienza professionale e conoscenza diretta ci sono state in passato situazioni analoghe a quelle della Sampdoria? Come si sono risolte? La cessione è l’unica soluzione?
E’ difficile fare paragoni, ogni caso è figlio di se stesso. La Sampdoria e le altre società del presidente Ferrero da un lato sono soggetti giuridici distinti ma dal punto di vista economico potrebbero non esserlo. Se dovesse andare in sofferenza una società di un gruppo, quel gruppo potrebbe o dovrebbe cercare di arginare quelle sofferenze intervenendo sulle proprie società, tra cui potrebbe esserci una società sportiva, come nel caso della Sampdoria. Questo potrebbe tradursi nella vendita della società sportiva per compensare debiti maturati presso le altre società. E’ difficile fare previsioni sull’eventuale cessione in quanto le trattative commerciali possono avere momenti di accelerazione, come sembrava quest’estate con il Gruppo Vialli e poi potrebbe esserci un rallentamento come sembra potrebbe esserci stato ultimamente, da quel che leggo.
Se fosse un tifoso blucerchiato sarebbe tranquillo in questo momento?
I tifosi della Sampdoria possono stare tranquilli, diciamo, se ti tranquillità si può parlare, perchè non ci sono al momento conseguenze disciplinari per la Sampdoria. D’altro canto devono rassegnarsi all’idea che la Sampdoria è una società e in quanto tale potrebbe essere venduta per decisioni di tipo aziendale. La perplessità di un tifoso potrebbe essere sui nuovi scenari societari ma dal punto di vista del diritto sportivo non vedo al momento elementi di particolare gravità o pericolo per la società.
E’ possibile che la Sampdoria sia stata usata da Ferrero come garanzia per altre società del suo gruppo?
Si tratta di questioni riservate e interne alle aziende delle quali solo poche persone hanno conoscenza diretta. E’ possibile fare un discorso generale che potrebbe trovare un’applicazione specifica anche nel caso della Sampdoria, ma non lo sappiamo. Una società sportiva è un asset e quindi costituisce un patrimonio , un valore all’interno di un sistema aziendale e in quanto tale può rientrare in accordi, in garanzie, in trattative. E’ un valore economico che un imprenditore può gestire.Noi appassionati di sport consideriamo la società sportiva speciale ma per il diritto non lo è…che faccia calcio, che produca occhiali o penne stilografiche è del tutto irrilevante, è un valore economico.
Ringraziamo l’avvocato D’Onofrio che ci ha spiegato cosa rischia la Sampdoria vista la crisi delle aziende di Massimo Ferrero.