Banca Ifis (sponsor Sampdoria), utili record nel 2022: nessuno stravolgimento nei piani di investimento, la scelta è di aumentare le riserve
Ancora numeri da record nel 2022 per Banca Ifis, main sponsor della Sampdoria. Ma non ci sono spiragli per altri investimenti, ad esempio nel calcio. La strategia è di aumentare le riserve. Viene dunque confermata la linea già espressa nei mesi scorsi e di cui ClubDoria46 vi aveva dato conto ( Banca Ifis (sponsor Sampdoria): volano gli utili. E sulla cessione…; Banca Ifis (sponsor Sampdoria), Geertman: si valutano acquisizioni ma non nel calcio)
Ma resta il fatto che la solidità di Banca Ifis e della famiglia Furstenberg, che hanno deciso di legare il nome alla Sampdoria, restano un’ottima garanzia per gli acquirenti interessati all’acquisto del club. Garanzia che può può fare buon gioco anche al dott. Vidal.
Banca Ifis vicino alla Sampdoria ma solo come sponsor…

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Si seguito l’analisi pubblicata dal Sole24Ore:
Riassetto all’insegna della continuità ai vertici di Banca Ifis, con la nomina di Ernesto Fürstenberg Fassio alla presidenza. Intanto il gruppo archivia i primi nove mesi dell’anno con conti record. La banca specializzata nella gestione di crediti deteriorati e in prestiti e servizi alle Pmi ha infatti chiuso i conti di settembre con un utile netto di gruppo pari a 105,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto agli 80,2 milioni del 2021. Un risultato record per la storia della banca, che permette ora di deliberare la distribuzione di un acconto sul dividendo sul 2022 di 52,4 milioni. Il mercato apprezza e fa crescere il titolo del 3,2%.
Dietro il risultato reddituale di Ifis c’è in particolare il buon andamento dell’attività commerciale, che è apparsa in crescita in tutti i settori di riferimento. A migliorare, raggiungendo risultati record, sono stati sia i ricavi (+10%) sia gli incassi Npl (+13%). Il margine di intermediazione sale del 9,6% a 489 milioni di euro e beneficia di maggiori ricavi nel settore Npl, pari a 200,9 milioni di euro e nel settore Commercial & Corporate Banking, pari a 225,2 milioni di euro (+5,8%). Bene anche Factoring (+23% rispetto al +17% del mercato) e il Leasing, con erogazioni in aumento del 35% rispetto al +9% del mercato.
I costi operativi salgono (+8% a 278,5 milioni) per le maggiori spese del personale, principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, collegato all’acquisizione ex-Aigis. Ma nel contempo scende il costo del credito, pari a 48,9 milioni di euro, giù rispetto ai 60,3 milioni del corrispondente periodo del 2021.
Il dato include accantonament iaggiuntivi a fronte del rischio macro-economico: “Nonostante ad oggi non si rilevino segnali di deterioramento della qualità dell’attivo”, sottolinea Frederik Geertman, l’amministratore delegato.
La scelta prudente della banca è comunque quella di incrementare le riserve accantonate. Le attese sono per una chiusura dell’esercizio 2022 con un risultato di 120 milioni di euro, in linea con il piano industriale 2022-2024. E con un Cet1al 16,18%la banca può staccare un acconto sul dividendo di 1 euro per azione.
Sul fronte della governance, Sebastien Egon Fürstenberg diventa presidente onorario dello stesso istituto. «Sono felice di poter proseguire il percorso avviato, ormai quasi quarant’anni fa, da mio padre. Lavorerò per innovare nella tradizione il nostro gruppo…