La Nazionale del Brasile è stata accusata dalla comunità LGBTQI+ di omofobia: il motivo è nella scelta dei numeri, dato che nessuno tra Neymar e compagni indossa la 24
Il Brasile ha vinto il quarto di finale di Copa America contro il Cile ed è volato in semifinale, ma i verdeoro stanno ricevendo diverse accuse di omofobia dovute ai numeri di maglia. Nella Selecao, infatti, nessuno ha il numero 24, che in brasile viene associato in modo molto dispregiativo all’omosessualità.
Neymar e compagni hanno ricevuto una denuncia da parte del Gruppo Arco Iris, ovverosia il gruppo della comunità LGBTQI+ brasiliana. Nella dichiarazione si parla esplicitamente di atteggiamento omofobo da parte della Nazionale:
La possibilità che la numerazione della selezione brasiliana salti il numero 24, considerata la connotazione storica e culturale che circonda questo numero, associandolo agli omosessuali, deve essere intesa come una chiara offesa alla comunità LGBTQI+ e come atteggiamento omofobo.
In Brasile l’omofobia è un reato punibile con tre anni di carcere
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In Brasile l’omofobia è reato dal 2019, quando il Tribunale Superiore Federale ha deciso di equipararla alla transfobia e al razzismo. Chi si macchia del reato di omofobia può essere condannato fino a tre anni di carcere. A rischio, in questo momento, sarebbero i responsabili della Confederacion Brasilena de Futbol (la federcalcio brasiliana).
La CBF, per, ora dovrà dare solo una sua versione dei fatti. Ovverosia spiegare perché nella numerazione c’è un salto dal numero 23 al numero 25.