Emil Audero, in un intervista a Fanpage, ha parlato del suo futuro, analizzando il bel momento con la Sampdoria e con Claudio Ranieri. Ecco le sue parole.
Ci sono il passato, il presente e il futuro nell’intervista che Emil Audero ha rilasciato ai microfoni di Fanpage. Una lunga chiacchierata in cui il portiere della Sampdoria rievoca i suoi bei ricordi degli esordi con la Juventus, della finale di Champions League di Cardiff e del rapporto con Allegri. Poi però Audero si concentra specialmente sulla sua attuale squadra, la Sampdoria, parlando delle belle cose fatte finora e dei suoi progetti futuri.
A cominciare da un bilancio personale della sua esperienza in blucerchiato. Arrivato alla Sampdoria nel 2018, Audero da poco ha firmato un rinnovo fino al 2026.
Il rinnovo mi rende felice per due ragioni: La prima è che da quando sono qui la Sampdoria ha creduto in me e ha saputo valorizzarmi; e poi significa che abbiamo fatto cose positive fino ad ora. La speranza è che ce ne possano essere altre in futuro.
A proposito di progetti futuri, Audero ha le idee chiare sui suoi obiettivi prossimi:
Vorrei continuare una crescita costante e raggiungere vari obiettivi. Sogno di arrivare in Nazionale, vincere qualche trofeo ma pensiamo prima al presente per vedere il futuro.
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Nazionale, miglioramenti personali e trofei. Tutto questo lontano dalla Sampdoria? Naturalmente ad Audero non sono sfuggiti i rumors di mercato che lo riguardano (interesse di Milan, Inter e Roma). E alla domanda in questione, il portiere della Sampdoria risponde così:
Queste voci fanno piacere, soprattutto quando chi ti cerca sono squadre importanti, di alta classifica e con una storia importante; ma, come ho sempre detto in passato, bisogna pensare al presente per costruire il futuro. Mi concentro sul finale di stagione con la Sampdoria. Fa piacere ma sono cose che non mi devono distogliere dagli obiettivi attuali.
Alla Juventus Audero ha avuto una grande esperienza con un allenatore come Massimiliano Allegri, alla Sampdoria invece ha trovato Claudio Ranieri. Audero racconta il suo personale rapporto con il mister blucerchiato:
Ranieri è uno che non parla tanto con i portieri ma è uno che ascolta. Mi ha sempre dato fiducia e gli sarò sempre riconoscente per questo. Momenti di scontro o tesi non ce ne sono mai stati perché siamo due persone molto tranquille. A livello di stimoli, invece, alla fine della scorsa stagione c’era stata una riunione anche con gli altri portieri: mi disse che si aspettava qualcosa in più perché sapeva che potevo dargli di più. Ranieri aveva ragione e così è stato. Di confronti veri non ce ne sono mai stati, ma lui cerca di farmi sempre dei complimenti con una velata critica per stimolarmi.
Un commento ancora sulla sua parata preferita di questa stagione alla Sampdoria. Per Audero non è stato facile scegliere, ma alla fine predilige il rigore su Sanchez:
Quella su McKennie è molto particolare, forse il gesto tecnico più difficile e bello da vedere. Quella nel derby su Zapata era molto bella, se ci fossero stati i tifosi sarebbe stata ancora migliore. Ma dovendo scegliere, vado sul rigore parato ad Alexis Sanchez anche perché in quella partita la Sampdoria ha vinto 2-1 quindi è stata decisiva per tre punti pesanti.