In casa Sampdoria delude anche il calciomercato di gennaio del duo Faggiano-Osti. Alcuni rinforzi non stanno dando il contributo sperato.
Se il calciomercato di gennaio è una finestra in cui provare a riempire i buchi evidenziati dalla rosa durante il girone d’andata, alla Sampdoria questo non è riuscito benissimo. Va detto che le difficoltà erano grandi, perché il budget era ridotto e la società era nel bel mezzo di una crisi senza precedenti, priva di un presidente e con terremoti da tutti i lati. Ma il mercato invernale andava fatto per rinforzarsi e puntare meglio alla salvezza e sembra che, alla lunga, abbia funzionato davvero poco.
Il duo formato da Daniele Faggiano e il rientrato Carlo Osti ha portato a Genova giocatori come Stefano Sensi e Tomàs Rincòn. Questi, al di là del rendimento nelle singole partite, vengono impiegati da mister Marco Giampaolo con continuità e loro un contributo l’hanno dato per la Sampdoria. Ma tutti gli altri…
Piccoli sconti soltanto per due degli acquisti invernali di Faggiano e Osti. Il primo è Vladyslav Supriaha, perché tra la guerra in Ucraina e le difficoltà linguistiche e tattiche di un calcio tutto diverso non è stato facile. Ci si metta pure una preparazione fisica non ancora adeguata e il giovane attaccante non poteva influire più di tanto fino a qui.
Calciomercato Sampdoria, Faggiano e Osti e i loro flop: Giovinco e Magnani bocciati, Conti rimandato

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Passi in parte anche Andrea Conti, che due goal con la maglia della Sampdoria l’ha fatti e comunque ha rinnovato il contratto fino al 2026. Senza dimenticare che il terzino ex Milan ha scelto la Genova blucerchiata per Roberto D’Aversa, che conosceva e di cui aveva la stima. Dopo pochi giorni si è ritrovato con Giampaolo, per le gerarchie del quale è difficile insidiare Bartosz Bereszynski.
Ciò non cambia che Conti avrebbe potuto giocarsi le sue carte diversamente, ma la trappola degli infortuni (piccoli ma uno dietro l’altro) lo ha ingabbiato ancora una volta. Però si conosceva la sua fragilità….
Le vere note dolenti sono Sebastian Giovinco e Giangiacomo Magnani. Due acquisti di Faggiano e Osti la cui utilità adesso è ancora un mistero. Peccato per la Formica Atomica, perché tutti speravano in un suo exploit, lui per primo. Ma il suo ritardo di condizione, il polpaccio che lo tormenta, l’età non più giovanissima e la disabitudine ai ritmi della Serie A hanno certificato il suo flop. Due presenze, nessuna da titolare e 37 minuti totali da quando è arrivato. In una squadra che lotta per non retrocedere è ben poca cosa.
Lo stesso vale per Magnani. Tre presenze, due da titolare e una durata 45 minuti. Poi soltanto panchina. Il difensore in prestito dall’Hellas Verona fa parte di un reparto tra i peggiori della Serie A e non è nemmeno titolare. Vero è che la difesa della Sampdoria andava rimaneggiata a gennaio, ma il contributo di Magnani non ha cambiato molto le cose. Anzi, proprio per nulla verrebbe da dire.