Calciomercato, anche Keita Baldè è in partenza: il suo riscatto è troppo per la Sampdoria, il rendimento inferiore alle aspettative. E la colpa potrebbe essere pure di Ranieri.
La Sampdoria ha chiuso al nono posto una stagione più che positiva, dimostrando la forza e le qualità del gruppo squadra plasmato da Claudio Ranieri. Ora però è già tempo di addii, come quello del mister ufficializzato il giorno prima della partita contro il Parma. E insieme a Ranieri chi potrebbe già avere le valigie in mano è Keita Baldè.
L’attaccante senegalese potrebbe essere uno dei primi tasselli della Sampdoria da 52 punti a staccarsi dal blucerchiato. La stagione di Keita Baldè ha avuto un rendimento incostante, alternando grandissime giocate di un vero talento puro a momenti decisamente no. Il riscatto che la Sampdoria dovrebbe esercitare per lui (10 milioni) è gravoso per le casse blucerchiate e lo stipendio non è da meno.
Uno sforzo forse si potrebbe fare, anche trattando con il Monaco per uno sconto, visto che il contratto di Keita scade il 30 giugno 2022 coi monegaschi. Ma il rendimento stagionale dell’attaccante non è esattamente quello che ci si aspettava: 25 presenze, 7 reti e 2 assist con la Sampdoria. Non male, certo. Ma uno come lui probabilmente poteva fare di più.
Stima e panchina: Ranieri arma a doppio taglio per Keita
https://www.instagram.com/p/CGQK85rD1pU/?utm_medium=copy_link
Calciomercato Sampdoria, Keita Baldè dice addio, non solo per colpe sue
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, concordati e fallimento: ecco cosa non quadra
Bisogna anche considerare che, quando Keita Baldè ha deciso a settembre 2020 di scegliere la Sampdoria, c’era stata una ragione specifica a spingerlo a Genova. Quella ragione si chiama Claudio Ranieri. L’attaccante classe 1995 aveva stima dell’allenatore romano e sapeva che la cosa era reciproca, perciò ha scelto di venire alla Sampdoria perché credeva che Sir Claudio fosse la persona giusta per aiutarlo a rilanciarsi.
Ora che Ranieri lascia la panchina blucerchiata, diminuiscono per Keita le motivazioni personali e professionali per restare. Anche se la guida del mister con cui aveva tanto voluto lavorare non sempre lo ha aiutato a dare il meglio di sé in questa stagione.
Keita in un anno alla Sampdoria avrebbe potuto fare di più, ma certe volte non ha proprio avuto la possibilità. Ranieri ha preferito tenerlo in panchina anche in momenti in cui la sua forma fisica era buona, reduce magari da ottime prestazioni con goal nelle precedenti gare di campionato. Esclusioni dai titolari che avevano fatto storcere il naso.
Lo stesso allenatore tanto stimato che avrebbe dovuto rilanciarlo (ed essere un motivo per rimanere ancora alla Sampdoria) potrebbe aver limitato il rendimento di Keita Baldè, così da indurre probabilmente Ferrero a non spendere o non trattare con il Monaco i milioni del suo riscatto. Forse il tecnico di Roma non ha creduto abbastanza in lui. Ranieri insomma, sarebbe stato un’arma a doppio taglio e, in un caso o nell’altro, una delle ragioni per cui Keita probabilmente sarà tra i primi a lasciare la Sampdoria.