La Sampdoria sta cambiando volto in questo calciomercato e il merito è di Pietro Accardi, che sta facendo una campagna acquisti ambiziosa ed efficace
Dopo il primo anno di Serie B, con la Sampdoria che è approdata ai playoff fermandosi a Palermo, ora è tempo di puntare alla promozione diretta. Lo sa bene Pietro Accardi, nuovo responsabile dell’area tecnica, che sta portando avanti una sessione di calciomercato ambiziosa, attenta alle normative che riguardano il club blucerchiato ma puntando in alto.
La squadra è molto cambiata rispetto all’anno scorso e non solo per i calciatori persi dopo i prestiti (i vari Sebastiano Esposito, Daniele Ghilardi, Facundo Gonzalez, Filip Stankovic). Ma anche perché Accardi ha chiuso molte operazioni di calciomercato in entrata e in uscita, con un tempismo, peraltro, non indifferente: l’ossatura della squadra c’era già quasi tutta nel ritiro estivo di Jena.
L’uomo mercato della Sampdoria ha impostato tutto su due direttrici: colpi di esperienza e conoscenti della Serie B da un lato, giovani promettenti dall’altro. Così ha acquistato Massimo Coda, Simone Romagnoli, Lorenzo Venuti, Gennaro Tutino, Alessandro Bellemo e Nicholas Ioannou, tutti peraltro a titolo definitivo o con obblighi di riscatto. Patrimonializzare è un’altra parola d’ordine di Accardi, puntare poco sui prestiti e cercare di avere più giocatori di proprietà possibili.
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Poi ci sono i rinforzi giovani, quelli più o meno esordienti per la categoria, talenti in prospettiva. Così in porta ci sono le due curiose novità Simone Ghidotti e Paolo Vismara, in difesa Stipe Vulikic, a centrocampo Melle Meulensteen ed Ebenezer Akinsanmiro. E quelli che sono in dirittura d’arrivo ma non ancora ufficiali, come Davide Veroli e Nikola Sekulov, che vanno a completare il reparto arretrato e quello offensivo.
Sono quindi 13 i volti nuovi arrivati (e in arrivo) a Bogliasco in poco più di un mese di trattative. E con un mese ancora davanti. Senza dimenticare il riscatto di Giovanni Leoni e quello di Estanis Pedrola, per cui la Sampdoria ha tempo fino al 2025 per versare i 3 milioni al Barcellona.
Tutti questi rinforzi sono arrivati al prezzo di qualche sacrificio importante. Su tutti Emil Audero, partito nell’ambito dell’operazione che ha portato i tre giocatori del Como a Genova. Poi Manuel De Luca, capocannoniere blucerchiato dell’ultima stagione, andato alla Cremonese per 1,5 milioni più bonus. E anche una cessione molto buona di Marco Delle Monache, partito verso Lecce per il cartellino di Venuti più un conguaglio di un milione.
Poi sono partiti altri giovani: Daniele Montevago, Ivan Saio a titolo definitivo con diritto di ricompra, Lorenzo Malagrida in prestito così come Francesco Conti ed Elia Tantalocchi, Erik Gerbi. Altro capitolo le rescissioni di contratto e gli addii a zero, che hanno alleggerito il monte ingaggi. Kristoffer Askildsen, Andrea Conti, Nicola Murru, Cristiano Piccini e Valerio Verre hanno salutato senza che la Sampdoria intascasse nulla dalla cessione. Ma comunque sono serviti per dare ad Accardi il budget giusto per la rivoluzione che sta attuando.
Una rivoluzione che ha come unico obiettivo finale la Serie A. E che ancora potrebbe non essere finita: mancano venti giorni alla fine del calciomercato. Chissà se, in entrata e in uscita, Accardi non possa avere ancora qualche sorpresa.