Calciomercato Sampdoria, i pro e i contro della cessione di Sabiri, dalla plusvalenza alle questioni tecnico-tattiche.
Il calciomercato di gennaio, per la Sampdoria, sarà probabilmente segnato da difficoltà e sacrifici. La necessità di far quadrare i conti imporrà, a meno di un arrivo tempestivo di capitali nuovi, di rinforzare la rosa per imporre un’inversione della rotta con alcuni sacrifici di giocatori importanti. E col rischio di svendere più che vendere, e quasi sicuramente a valori diversi rispetto al calciomercato estivo.
Uno dei giocatori che sembra avere più chance di partire è Abdelhamid Sabiri, talento classe 1996 arrivato a Genova solo a gennaio 2022 dall’Ascoli dopo un corteggiamento lungo, cominciato nell’estate precedente. Nonostante abbia cominciato la sua avventura alla Sampdoria in modo positivo, nelle ultime settimane ha fatto fatica, come tutta la squadra del resto. Ma da lui ci si attendeva qualche giocata in più. Più di 1 goal su 11 apparizioni. Su di lui c’è il forte interesse della Fiorentina.
Dunque, arrivando alla resa dei conti, perché vendere Sabiri? In primis perché, proprio per il suo essere ancora abbastanza giovane e tecnicamente ben dotato, è uno di quelli da cui la Sampdoria può racimolare di più. Sarebbe praticamente una plusvalenza sicura, visto che è arrivato per poco più di 1 milione di euro. Per cui alle casse della società farebbe solo che bene…
Anche perché, a livello squisitamente tattico, ultimamente Sabiri alla Sampdoria non si trova benissimo. Dejan Stankovic gli preferisce Filip Djuricic ad assistere le punte e sembra che allenatore e numero 11 abbiano avuto anche un colloquio, dopo il quale ha perso il posto da titolare. Non ultimo, viste le sue qualità sia balistiche che tecniche, il marocchino pensa di meritare qualcosa di più rispetto alla lotta per non retrocedere. Questo potrebbe dipendere anche dal Mondiale che il trequartista disputerà.
Calciomercato Sampdoria, i pro e i contro dell’eventuale cessione di Sabiri: priorità al lato economico o tecnico?
Calciomercato Sampdoria, Sabiri: perché cederlo e perché no
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Mario Sconcerti: Sabiri? Non fa la differenza…
Ma ai pro corrispondono i contro. E dunque, perché non cedere Sabiri in questo gennaio? Prima di tutto, perché se è tra quelli che vale di più perché dotato tecnicamente, anche la Sampdoria potrebbe e dovrebbe beneficiarne. Come hanno fatto nel goal del derby dell’anno scorso, è naturale che i blucerchiati si aggrappino al loro miglior talento in rosa. Perché questo è il trequartista marocchino.
Perdere in piena lotta per non retrocedere un giocatore che può svoltare la partita con una giocata (vedasi il goal, poi inutile, allo Spezia), toglie imprevedibilità alla squadra e dà un vantaggio agli avversari impoverendo tecnicamente l’organico. Sabiri è il talento e anche il cannoniere di questa squadra, colui che batte i rigori (l’unico a favore, in Coppa Italia con la Reggina, l’ha segnato lui). In un certo senso, soprattutto con Marco Giampaolo allenatore, era anche leader tecnico della Sampdoria. E, quando in giornata, ha dimostrato di saper dare più di Djuricic.