Calciomercato Sampdoria, la partita contro il Torino è anche quella dello scambio di prestiti Vieira-Ilkhan, che ha giovato davvero poco a tutte e due le squadre
Negli ultimi anni tra Sampdoria e Torino c’è stato più di un affare di calciomercato. Basti pensare a Tomás Rincón, oppure a Karol Linetty e Nicola Murru, anche a Federico Bonazzoli. Ma forse nessuno di questi ha avuto uno scarso impatto sulle rispettive rose come lo scambio tra Ronaldo Vieira e Emirhan Ilkhan.
Avvenuto a gennaio, quando i due giocatori erano un po’ fuori dalle gerarchie dei loro allenatori, sembrava che si potesse invertire la rotta. Ma né il turco né soprattutto l’inglese hanno trovato lo spazio che cercavano. Soprattutto Vieira, che a Torino ha giocato appena 14 minuti all’esordio, nella prima partita contro l’Udinese, poi è sparito. Dapprima per scelta tecnica, poi a causa di un infortunio al ginocchio, Ivan Juric, che lo aveva voluto in granata perché già lo conosceva dall’esperienza a Verona, non l’ha praticamente mai impiegato.
Sampdoria, pochissimi minuti e mai titolari: il prestito inutile di Vieira e Ilkhan
Calciomercato Sampdoria, scambio inutile tra Vieira e Ilkhan. I numeri
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Leggermente diverso il discorso per Ilkhan. Alla Sampdoria il giovane centrocampista classe 2004 ha sicuramente giocato più di Vieira a Torino, sono 57 i minuti suddivisi su 3 apparizioni da subentrante. Ma certamente non è il minutaggio che sperava di avere. E’ arrivato in una squadra con grandi cambiamenti, con un allenatore che puntava sui giovani e alcuni ne aveva anche lanciati.
Ma su Ilkhan Dejan Stankovic ha puntato poco. Appena prima che arrivasse in blucerchiato il turco stava smaltendo un infortunio alla caviglia e ogni tanto anche a Genova ha fatto i conti con problemi fisici. Ma la tanta panchina è dovuta anche a scelte tecniche, con un centrocampo che Deki ha riservato, per buona parte del girone di ritorno, a Rincòn e al ritrovato (lui sì vero neoacquisto) Harry Winks.
Insomma, lo scambio tra Vieira e Ilkhan non ha di fatto giovato a nessuno. In primis ai giocatori, che sono partiti per andare a giocare e non hanno trovato molto di meglio. E poi alle squadre, che cercavano probabilmente dei rinforzi che però, tra infortuni e altre variabili, non hanno trovato.
