Il calciomercato della Sampdoria è vivo, ma bisogna pensare anche a vendere: serve almeno una cessione per avvicinarsi ai fatidici 30 milioni
I dirigenti della Sampdoria sono al lavoro per portare a Genova altri nomi dopo quello di Keita. Le piste Candreva, Marin e Adrien Silva sono sempre vive, tuttavia c’è qualcosa che preoccupa Ferrero. Ovvero le difficoltà nel fare cessioni. O meglio, di monetizzare subito con le cessioni.
A inizio mercato, infatti, l’obiettivo era di fare circa 55 milioni di plusvalenze, poi ridotti a 30 per le difficoltà dovute all’influsso della pandemia di Covid. Di questi 30 la Sampdoria ha incassato solo i 7,5 di Linetty. Perché sì, sono partiti Caprari, Murillo e Murru – che sono serviti per abbassare il tetto degli ingaggi – ma tutti in prestito con diritto di riscatto. Quindi senza portare entrate concrete nelle casse blucerchiate.
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Per arrivare agli ormai fatidici 30 milioni Osti dovrà impegnarsi nel fare uscire uno tra Colley, Jankto, Vieira e Gabbiadini. Detto che, nonostante il grande mercato che ha in Inghilterra, Colley pare molto vicino alla permanenza, il più vicino ad andare via è Vieira. Il classe 1998 piace in Premier, dove potrebbe tornare dopo due anni di Serie A.
Per Jankto e Gabbiadini i discorsi sono diversi. Manolo è uno dei pezzi pregiati e potrebbe andare via solo per offerte irrinunciabili (dai dieci milioni in su), mentre per Jankto non si registrano squadre interessate. Solo la Lazio aveva provato a chiedere informazioni a inizio settembre.