Il calciomercato della Serie A è molto legato ai procuratori: nel 2023 maxi-commissioni agli agenti, ma una differenza abissale con il calcio femminile
Il calciomercato negli ultimi anni è diventato sempre più un affare anche dei procuratori. In Italia le commissioni sono in continuo aumento, come testimonia lo studio condotto da La Gazzetta dello Sport. Una crescita del 6,8% rispetto all’anno passato, che vede in testa l’Inter, molto abituata a lavorare con i parametri zero.
In Serie A, nel 2023, le spese per i procuratori sono state di oltre 220 milioni di euro, con i nerazzurri in testa con 34,8 milioni. Seguiti da Juventus (23), Fiorentina (15,3), Roma (15,3) e Milan (15,2). Cifre alte, altissime, maggiori anche di quelle di Premier League (181), Liga (54), Bundesliga (50) e Ligue 1 (26,7).
Calciomercato, le commissioni in Serie B e nel femminile
Calciomercato, super commissioni ai procuratori: che differenza col calcio femminile. I numeri
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La differenza con la Serie B è abissale: nel campionato cadetto sono stati 31 i milioni per le commissioni, mentre in Serie C, con 60 squadre, 6,6. Da sottolineare la gestione dello Spezia, che ha versato 5,5 milioni, secondo per commissioni in Serie B, ma al diciottesimo posto in classifica.
Il maggior contrasto, però, sottolineato proprio dalla rosea è con il calcio femminile. La Serie A Women ha pagato, nel 2023, 630.000 euro di commissioni. Un distacco molto ampio con il calcio maschile, che testimonia come ci sia ancora una distanza grande, grandissima tra i due business.