Alle naturali difficoltà del mercato, si aggiunge il problema legato al meccanismo della cosiddetta “stanza di compensazione” della Lega Calcio. Vediamo di comprendere come funziona e perchè può rappresentare un ostacolo.
Non bastava un presidente inibito e una squadra in quartultima posizione. A complicare la vita dei dirigenti della Sampdoria nel mercato invernale c’è anche il problema della cosiddetta “stanza di compensazione” della Lega Calcio, che è in pesante passivo (circa 25 milioni di euro).
Questo meccanismo funziona per regolare i trasferimenti di denaro tra le società di Serie A legati ai trasferimenti dei giocatori. Quando la Samp vende un giocatore ad un’altra squadra della massima serie, non incassa direttamente il denaro ma lo stesso confluisce in questa “camera” e diventa un credito, ad esempio di 5 milioni di euro. Quando la Samp acquista un giocatore da un’altra società della serie A, il denaro viene “scalato” dal credito disponibile (i 5 milioni dell’esempio).
La Sampdoria negli ultimi anni ha venduto molti giocatori all’estero, seppur per cifre alte. Questo denaro non è però confluito nella “stanza di compensazione”. Per quanto riguarda gli acquisti, Ferrero ha guardato per lo più in serie A: questo ha comportato che la Samp andasse in debito con la camera di compensazione.
Nelle operazioni interne la Sampdoria avrebbe un disavanzo di circa 25 milioni, che dovrebbe essere coperto con delle cessioni o con fideiussioni bancarie o assicurative. La cosa non pregiudica, ma complica un po’ il lavoro dei nostri dirigenti…
Per questa ragione nelle ultime settimane si è tornati a parlare di un intervento dell’ex presidente Edoardo Garrone che dovrebbe garantire in prima persona i circa 25 milioni di fideussioni