Paolo Di Nunno ha chiesto di mettere sotto controllo i telefoni dei giocatori del suo Lecco per possibili combine: poi dichiara l’addio a fine anno
Continua il caos in casa Lecco. Il presidente Paolo Leonardo Di Nunno, dopo aver accusato i tifosi di essere “da terza categoria” in seguito al lancio di bombe carta in campo dopo la sconfitta con il Palermo, ha rincarato la dose con dichiarazioni scioccanti. Parole forti, fortissime rilasciate a sito ilovepalermo.com.
Di Nunno è consapevole che il Lecco, che ha 21 punti, è condannato alla retrocessione. Non teme la Serie C, ma teme possibili movimenti strani da parte dei suoi tesserati. In modo aperto il numero uno dei lariani chiede addirittura che vengano controllati i telefonini dei suoi tesserati:
Del risultato mi interessa poco, ormai siamo condannati a retrocedere. Mi preoccupa altro. Ancora oggi si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti.
Lecco, la risposta dei calciatori a Di Nunno
Caos Lecco, Di Nunno accusa i giocatori di possibili combine. Poi annuncia l’addio
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Un’accusa che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura Federale e alla risposta dei calciatori. I tesserati del Lecco, in una nota congiunta con Assocalciatori e Assoallenatori, si sono detti sconcertati per quanto affermato dal proprio presidente. Parole diffamatorie che vengono respinte con forza in quanto estremamente lesive.
I calciatori del Lecco si impegnano, ma non c’era quasi bisogno di dirlo, e si impegneranno fino alla fine:
Calciatori e tecnici tesserati per la società Calcio Lecco 1912 Srl esprimono il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Paolo Leonardo Di Nunno. Le sue affermazioni sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l’onore di squadra, città e tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia fino all’ultimo minuto.
Mentre Di Nunno, tornando sui fatti del post-partita ha annunciato il suo addio a fine anno:
Sarò del Lecco fino a fine anno, poi andrò via.