Caputo si presenta all’Empoli, ma senza mai nominare la Sampdoria: i ringraziamenti ai tifosi della sua “ex squadra” e il bisogno di cambiare aria
Francesco Caputo ha già dimenticato la Sampdoria. Anzi, più precisamente sembra non ricordarne più il nome. Ora che è tornato a Empoli, la squadra dove ha spinto tantissimo per giocare di nuovo, la Genova è già un lontano ricordo. L’attaccante, nella conferenza stampa di presentazione, ha ringraziato i tifosi sampdoriani per l’affetto dimostrato in questo periodo, e ha detto di non voler criticare la sua “ex squadra“.
Così, per l’appunto, Caputo ha chiamato la Sampdoria, senza mai menzionarla esplicitamente:
Innanzitutto volevo salutarvi tutti, è un piacere rivedervi. Avevo tanta voglia di tornare, ho deciso io di scegliere Empoli. La mia ex società mi aveva proposto qualcosa di diverso ma ho scelto di venire qui. Il mio unico desiderio era vestire questa maglia che sento mia. Il ricordo di quel giorno a San Siro ce l’ho dentro, non fu facile da assorbire. Negli anni ho sempre avuto un buon rapporto con tutti qui, poi ci sono dei percorsi e delle valutazioni da fare. Adesso il presente dice Empoli e sono felice di essere qui. Non mi va criticare la mia ex squadra, anzi volevo ringraziare i tifosi sampdoriani che mi hanno dimostrato affetto. Però ho passato un anno e mezzo difficile, avevo bisogno di risentirmi importante e voluto bene. L’Empoli è stata la società in cui ho vissuto i momenti più belli, se ho raggiunto anche la Nazionale è dovuto agli anni di Empoli. Volevo ricambiare, dare qualcosa a questa società e a questa piazza”
Sampdoria, Caputo si presenta ad Empoli: “Non voglio criticare la mia ex squadra. Avevo bisogno di risentirmi importante”
Caputo si presenta a Empoli e non nomina mai la “Sampdoria”
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Caputo ha ammesso che il suo anno e mezzo a Genova non è stato facile, per cui sentiva da tempo la necessità di cambiare aria per risentirsi importante. E mentre la Sampdoria aveva altri piani e gli aveva chiesto inizialmente di andare da un’altra parte, l’attaccante ha spinto a tutti i costi per tornare a Empoli. E ha spiegato anche il motivo:
Ormai non mi posso nascondere, ho un debole per l’Empoli e per la città. Il ritorno esprime quello che ho sempre desiderato, ho trovato una squadra con tante qualità calcistiche ma anche umane. Ieri l’abbiamo dimostrato, abbiamo sofferto da squadra. Dobbiamo sempre avere l’umiltà giusta e alzare l’asticella perché ce la possiamo giocare con tutti.