Cari gufi e menagrami, la Sampdoria di Marco Lanna è viva. Lo è nonostante è sette anni di gestione firmata Massimo Ferrero…
L’abbiamo lasciata in una nuvola di pessimismo, la Sampdoria della scorsa stagione. Una stagione complicata, piena di insidie ma anche ricca di novità.
I blucerchiati non si dovevano salvare, iscrivere, fare mercato e tutte le cose che abbiamo sentito fino allo sfinimento ma che, ad oggi, per fortuna oserei dire, non si sono verificate.
Mancano ancora un pò di giorni alla chiusura del mercato e, nonostante siano andati via nomi altisonanti per la nostra dimensione (Damsgaard, Candreva, Ekdal), con due pedine di buon valore, la rosa potrebbe essere anche più competitiva di quella precedente, grazie alle intuizioni e all’astuzia di Daniele Faggiano, famoso per cogliere al volo le opportunità che il mercato offre.
Insomma, nonostante si faccia di tutto per continuare a spargere fumo nero, tossico per la salute dei tifosi della Sampdoria e per la Sampdoria stessa, continuano a crearsi presupposti che vanno a vanificare l’attento lavoro dei pessimisti (nel migliore dei casi) e menagrami (almeno questi hanno uno scopo pseudo sensato)…
La Sampdoria di Marco Lanna è resuscitata dalle macerie di Ferrero
Cari gufi, la Sampdoria di Marco Lanna è viva, evviva…
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Nonostante gli oltre sette anni distruttivi dell’era Ferrero, Marco Lanna è riuscito, davvero in pochissimo tempo, a ricreare quel senso di sampdorianità provato a scalfire in ogni modo possibile dall’ex proprietario (che poi neanche quello è, a dire il vero).
Sampdoria-Atalanta, prima giornata di un campionato anomalo che inizia il 13 di agosto in un tardo pomeriggio torrido, in un giorno di vacanza per molti… gli spettatori paganti sono 5.699 che si aggiungono agli oltre 14mila abbonati. Una Gradinata Sud unita, forte, rumorosissima. Chi ci credeva “morti”, dispiace molto, ma si è sbagliato. Anche questa volta.
I tifosi della Sampdoria sono vivi, come lo è la squadra, affondata solo da un Var che non merita neppure commenti.
Nonostante i gufi, le gufate e il pessimismo autodistruttivo, gli uomini di Giampaolo affrontano a testa altissima l’Atalanta di Gasperini. I blucerchiati escono con le tasche vuote, è vero, ma con il cuore che pulsa e le magliette sudate. La Samp esce tra gli applausi della sua gente. E che gente.
Se ci sarà da soffrire anche quest’anno, sapremo come combattere. Non ci troveremo soli contro tutti ma saremo tutti insieme, uniti sotto la stessa bandiera a difendere questa maglia, pronti a centrare ogni obiettivo vitale.
Anche quello di un passaggio di proprietà, anche se qualcuno sembra non volerlo. Ma, d’altronde, si sono persi mesi a stendere tappeti rossi e a dare spolvero ad una realtà che si sapeva fin da subito non potesse portare nulla di buono. Le avvisaglie c’erano proprio tutte.
Chi davvero ama la Sampdoria analizza, studia e prova a capire cosa è bene e cosa è male, al di là degli interessi, al di là di ogni privilegio. La Sampdoria è viva… evviva la Sampdoria!