L’ex Genoa Manolo Portanova, già condannato a 6 anni di reclusione per stupro di gruppo, rischia la radiazione: la Procura Generale dello Sport chiede la squalifica per 5 anni
La vicenda di Manolo Portanova si arricchisce ancora di un altro capitolo, di un altro ricorso. Il giocatore, condannato dalla giustizia ordinaria a 6 anni di reclusione con rito abbreviato per uno stupro di gruppo avvenuto a Siena nell’estate 2021, nonostante la sentenza ha giocato con la Reggiana senza alcun problema (8 presenze, 1 goal e 1 assist fin qui in campionato).
Questo perché non uno, non due ma bensì tre ricorsi lo avevano visto uscire vincitore contro la Giustizia Sportiva, che quindi ha permesso che fosse tesserato dal club emiliano e che potesse allenarsi e disputare partite. L’ultima di queste sentenze è stata pronunciata lo scorso 15 settembre, dalla Corte Federale di appello della FIGC.
Ora però la Procura Generale dello Sport non ci sta, e ha presentato un ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni, come si legge nel comunicato:
Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso presentato dalla Procura Generale dello Sport, in persona del Procuratore Generale dello Sport, Pref. Ugo Taucer, e del Procuratore Nazionale dello Sport, avv. Marco Ieradi, nei confronti del sig. Manolo Portanova avverso la decisione n. 0039/CFA 2023/24 della Corte Federale di Appello della Federazione Italiana Giuoco Calcio del 15 settembre 2023, RG. 0026/CFA/2023-2024, notificata via PEC in data 21 settembre 2023, con la quale, nell’ambito del procedimento disciplinare iscritto dalla Procura Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio al n. 369 pf 22-23 – FIGC/2022/0880 nei confronti del suddetto sig. Portanova, è stato respinto il reclamo proposto dal Procuratore Nazionale dello Sport applicato, con funzione di Procuratore Federale, avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare n. 0040/TFNSD dell’11 agosto 2023, con cui il suddetto Giudice di prime cure ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione
Caso Portanova, chiesti 5 anni di squalifica: possibile anche la radiazione
Caso Portanova, ricorso della Procura Generale dello Sport: chiesta la radiazione
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La richiesta, di fatto, sarebbe in primis quella di annullare l’ultima sentenza pronunciata dalla Corte Federale di appello. E poi quella di una squalifica di 5 anni per il centrocampista della Reggiana e di una possibile radiazione dal mondo del calcio giocato. Si legge ancora nel comunicato del Collegio di Garanzia del CONI:
La ricorrente, Procura Generale dello Sport, chiede al Collegio di Garanzia di dichiarare nulla, inefficace e, comunque, di annullare o revocare o dichiarare priva di effetto la decisione n. 0039/CFA 2023/24 del 15 settembre 2023, per tutti i motivi esposti in narrativa e, in accoglimento del presente ricorso:
- in caso di decisione nel merito, di riconoscere ed affermare la propria piena giurisdizione sui fatti oggetto del procedimento e di dichiarare la responsabilità disciplinare del sig. Manolo Portanova, per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, in combinato disposto con gli artt. 2 e 5, comma 1, del Codice di Comportamento Sportivo del CONI, con irrogazione al sig. Manolo Portanova della sanzione della squalifica di anni 5 con proposta di radiazione, ovvero di quella diversa sanzione che dovesse essere ritenuta conforme a giustizia dal Collegio;
- ovvero, di disporre il rinvio alla Corte Federale di Appello, in diversa composizione, per un nuovo esame della fattispecie
Il procedimento della Giustizia Sportiva che deve decidere sulla possibilità per Portanova di giocare o meno regolarmente si riapre. E fa piombare l’ex Genoa di nuovo in uno scenario incerto.