L’Assemblea degli azionisti della Sampdoria ha decretato l’eliminazione della clausola voluta da Vidal: le dimissioni non faranno decadere l’intero Cda
È finalmente stata abolita la norma “simul stabunt, simul cadent” introdotta da Gianluca Vidal nel 2020 per il Cda. La clausola, che prevedeva, in caso di dimissioni di un membro del Consiglio, l’intero decadimento, non esisterà più.
A stabilirlo è stata la rapida Assemblea degli Azionisti voluta dal Cda della Sampdoria e tenutasi alle 12:00 a Corte Lambruschini lunedì 20 marzo. A differenza di quanto accaduto per le assemblee sull’aumento di capitale, questa non è andata deserta perché gli azionisti di maggioranza (la famiglia Ferrero) hanno scelto di farsi rappresentare con la delega da Massimo Ienca, amministratore della Sport Spettacolo Holding, la controllante della Sampdoria.
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Di fronte al notaio Paolo Lizza erano presenti, oltre a Massimo Ienca, i quattro membri del Cda Marco Lanna, Gianni Panconi, Alberto Bosco e Antonio Romei. I quali, dopo l’assemblea, si sono riuniti per ratificare la decisione presa, con l’approvazione necessaria della proprietà.
La decisione presa dall’Assemblea della Sampdoria è molto importante perché salva, di fatto il Cda. Nel recente passato, come racconta l’edizione genovese di Repubblica, Antonio Romei, dopo le minacce indirizzate a lui e a Massim Ferrero aveva pensato seriamente alle dimissioni, salvo poi, con l’aiuto anche degli altri consiglieri, tornare sui suoi passi.
Le dimissioni con susseguente decadimento del Consiglio avrebbero condannato la Sampdoria, mentre ora si potrebbe tranquillamente proseguire con l’ingresso di un nuovo consigliere.