Continua a essere irrisolta la questione relativa alla cessione del Genoa: A-Cap pronto alla causa contro il passaggio a Dan Sucu
La situazione relativa alla cessione del Genoa all’imprenditore romeno Dan Sucu è tutt’altro che tranquilla o chiusa. Dagli Stati Uniti, infatti, si stanno intensificando i rumors circa un’azione legale da parte di A-Cap, che era di fatto diventato proprietario del club rossoblù dopo aver rilevato gli asset calcistici di 777 Partners, di cui era il principale creditore.
A-Cap è pronta a presentare il ricorso presso il Tribunale di Milano o Genoa dopo il blitz di Dan Sucu, che, con l’aumento di capitale da 40 milioni ha rilevato la maggioranza della società rossoblù. Come riporta Il Secolo XIX, da parte dell’imprenditore non c’è nessun timore dal momento che “alla base della procedura che ha portato Sucu a sottoscrivere l’aumento di capitale da 40 milioni, richiesto dall’Agenzia delle Entrate per continuare a garantire l’accordo sulla ristrutturazione del debito sottoscritto e omologato poco piùdi un anno fa, ci sono pareri legali da parte di studi di grande livello come Bonelli Erede e White & Case”.
Cessione Genoa, Dan Sucu sicuro della legittimità
Cessione Genoa, A-Cap non ci sta: causa contro il passaggio di proprietà a Dan Sucu
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La vicenda è complessa. Al centro c’è anche Andres Blazquez, ad del Genoa, che ha lavorato per far uscire i rossoblù dalla crisi. Il magazine Josimar ha definito quello di Blazquez un “colpo di stato”, anche se, dai verbali dell’Assemblea el 25 novembre, emerge come l’ad abbia spiegato di aver informato sia A-Cap che Banca Moelis della richiesta dell’Agenzia delle Entrate di aver individuato due soggetti pronti a sottoscrivere l’aumento di capitale da 40 milioni.
C’è spazio, comunque, per un’azione legale da parte di A-Cap, anche se, per il momento, sarebbero solo indicrezioni. Nessun dubbio, comunque, sulla legittimità dell’operazione:
Siamo stati informati dal Cda che c’era questa richiesta di aumento di capitale. Il club ha emesso nuove azioni che noi abbiamo acquistato. Sono 40 milioni di euro, siamo arrivati a una percentuale del 77%. C’è un cash-in, cioè non abbiamo acquistato azioni da qualcuno.