Cessione Inter e Manchester United: USA, Qatar e Arabia Saudita si “comprano” l’Europa del calcio. L’analisi di Carlo Festa (Sole24Ore)
In attesa di qualche novità sul fronte cessione Sampdoria, vi proponiamo un’ interessante analisi di Carlo Festa, giornalista esperto di economia sportiva.
Il tema è la sfida che USA e Golfo Persico (Qatar e Arabia Saudita) alimentano a colpi di acquisti di club europei.
Cessione Inter e Manchester United: USA, Qatar e Arabia Saudita si “comprano” l’Europa

LEGGI ANCHE Sampdoria, per Verre un eurogoal come Stankovic e Quagliarella
Capital americani contro petrodollari. La geografia finanziaria del calcio è sempre più focalizzata sui due opposti: da una parte i miliardi di dollari che provengono da Oltreoceano per acquistare e finanziare il calcio europeo e, dall’altra, i miliardi degli sceicchi, in particolare del Qatar, che puntano sui club più famosi del Vecchio Continente.
Sul piatto ci sono interessi sempre più rilevanti, a cominciare dalle attività immobiliari per continuare con le relazioni politiche, malgrado i club comprati siano tutti- con le poche eccezioni delle squadre virtuose – in forte perdita, con violazione spesso del fair play finanziario.
Ad oggi, secondo le elaborazioni del Sole24Ore, gli investitori americani sono stati i più “generosi” sul calcio europeo: iniettando complessivamente oltre 10 miliardi di euro fra acquisto dei club e investimenti correlati.
I petrodollari del Golfo e sauditi non sono stati da meno negli ultimi anni, con una somma inferiore, intorno ai 5 miliardi di euro, focalizzata su pochi club. C’è da aggiungere che proprio
Doha ha speso 200 miliardi di dollari per riqualificare le infrastrutture per ospitare la Coppa del Mondo.
Le variabili restano due: il miraggio Superlega europea, che malgrado la bocciatura continua ad essere nel radar degli investitori americani e non di quelli del Qatar più vicini all’establishment di Uefa e Fifa, e l’arrivo sulla scena dei sauditi. Il Public Investment Fund (Pif) per ora è proprietario del Newcastle, comprato per 300 milioni di sterline e a lungo si è vociferato di un interesse, mai confermato, per l’Inter. Ora Pif punta a realizzare una strategia di sportwashing, distogliendo lo sguardo dalla situazione dei diritti umani nel Paese. Non è un caso che sia interessato anche al circuito di Formula 1.
Manchester United e Inter nel mirino
I riflettori della cronaca sono puntati sulle prossime cessioni che potrebbero cambiare lo scacchiere del potere finanziario nel calcio europeo: da una parte la vendita del Manchester United da parte della famiglia americana Glazer. Per i Red Devils gli investitori qatarioti preparano l’offerta più grande mai avanzata per una società sportiva: 5 miliardi di sterline. Lo farebbero, secondo i rumors, con un veicolo differente rispetto a quello utilizzato nel 2012 per comprare un club finanziariamente malconcio come il Paris Saint Germain, rilevato dalla Qatar Sports Investments di Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi. L’operazione, a quel tempo, avvenne per circa 100 milioni di euro (compreso il debito) lasciando il fondo Usa Colony Capital in minoranza. Quest’ultimo ne era proprietario dal 2006( assieme a Walter Butler e Morgan Stanley dopo averlo comprato dal colosso tv Canal+ per 26 milioni.
Ad oggi il Qatar ha investito nel Psg, richiamando campioni come Messi, Mbappè e Neymar, oltre 2 miliardi in dodici stagioni malgrado i conti negativi del club: in profondo rosso per oltre 300 milioni.
Ma il nuovo vento finanziario bussa in tutta Europa. Nel campionato italiano già 7 club sono diventati americani (Milan, As Roma, Atalanta, Fio rentina, Genoa, Spezia, Bologna). Ora potrebbe battere in ritirata una delle ultime proprietà cinesi, quella degli Zhang sull’Inter. In questi giorni hanno ripreso a circolare indiscrezioni su una possibile vendita dei nerazzurri a un fondo Usa. In realtà, le discussioni sembrano preliminari e sarebbero limitate a contatti fra le parti. Al lavoro sono gli advisor Goldman Sachs e Raine. Il prezzo base, sotto il quale Zhang non è disposto a scendere, è 1,2 miliardi, cifra che Elliott ha ottenuto sul Milan per stringere la partnership con la RedBird di Gerry Cardinale.