Cessione Spezia: attesa snervante fra Volpi e Pace e di tutto l’ambiente spezzino, che chiede le dimissioni di Meluso e attende il closing
Un’attesa snervante fra Volpi e Pace, tutti in attesa del closing. Ma tutto tace. Alla Spezia nessuno vuole rilasciare dichiarazioni inopportune. Eppure il quadro sembrerebbe ormai già definito. Dopo 13 anni l’avventura Volpi – pazzesca cavalcata dalla D alla A – sarebbe arrivata ai titoli di coda. Ma qualcosa agita le notti dei tifosi spezzini. E non solo, visto che anche Pierluigi Paracchini, primo cittadino di La Spezia, ha preferito tacere perché ancora allo scuro della trattativa. Nessuno fra società e possibili acquirenti l’ha contattato. Il tutto non fa altro che alimentare preoccupazioni fra gli stessi tifosi, che infatti hanno manifestato il proprio dissenso. Per l’appunto supporter pacifici e ordinati hanno sfiduciato la società e chiesto le dimissioni del direttore Mauro Meluso.
LEGGI ANCHE Cessione Spezia, chi si prende il club di Gabriele Volpi?
Alan Pace nel frattempo, in convalescenza post-Covid, si è accasato a Burnley. Lì la sua società, la AIK Capital, quella che dovrebbe rilevare lo Spezia, ha la maggioranza delle azioni dello stesso Burnely. La stampa inglese però l’accusa di aver comprato la società militante in Premier attraverso un’operazione opaca (leverage buy-out). Cosa significa? L’acquisto di una società mediante lo sfruttamento della capacità di indebitamento della stessa. La medesima operazione potrebbe avvenire anche con i bianchi, la cui cessione dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di dollari, ovvero 20 milioni di euro.
Insomma la situazione non è ancora chiara e nella stessa società ligure si attendono evoluzioni. Nessuno però ha voglia di sbilanciarsi. Nemmeno Giampiero Fiorani, l’uomo degli affari della Holding di Gabriele Volpi. Il tutto è coperto da una cortina di silenzio. Il che non contribuisce a rasserenare gli animi. Sicuramente, qualora andasse in porto l’operazione, sarebbe lo sbarco dell’ennesimo fondo americano di investimento nel nostro campionato. E fra tutti gli altri precedenti, le avventure di proprietari a stelle e strisce finora non sono state particolarmente fruttuose, Milan a parte (per ora).