La possibile cessione del solo ramo sportivo della Sampdoria ad Alessandro Barnaba ha fatto scattare sull’attenti i creditori della “bad company”
La volontà di Alessandro Barnaba per la Sampdoria è chiara: rilevare solo la parte sportiva. Il finanziere romano, tramite la “NewCo” punta a prendere solo la cosiddetta “good company”, stralciando così i circa 90 milioni di debiti della “bad company”, la parte non sportiva della società blucerchiata.
Questo piano, possibile solo una volta terminata la composizione negoziata e con l’approvazione di Figc e Covisoc, apre nuovi interrogativi. Stando a quanto afferma Il Secolo XIX, la proposta di Barnaba ha fatto scattare le attenzioni dei creditori che, nel caso di una divisione, rischierebbero di non recuperare i soldi investiti nella Sampdoria.
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Di questi creditori fanno parte i fornitori – per esempio – e, soprattutto, le banche, che vogliono vederci chiaro sulle volontà di Barnaba e che continuano a lavorare alla pista, estremamente complicata, del bond convertibile.
Tra i creditori è molto attenta anche Marte, finanziaria del gruppo Hoist, la maggior creditrice di Eleven Finance, società per cui il 5 maggio è prevista l’adunanza dei creditori. Quel giorno si deciderà sull’approvazione del concordato preventivo, che vede la Sampdoria a garanzia del piano di rientro della società romana di Ferrero. Il concordato di Farvem, l’altra società inserita nel trust, è già stato omologato.