Cessione Sampdoria, senza la sottoscrizione del bond si aprono nuovi scenari: Bissocoli potrebbe dover rinunciare alla strada della composizione negoziata
Sul campo la Sampdoria continua a combattere anche contro gli episodi a sfavore per cercare di raggiungere la salvezza. Fuori dal campo, la società sta cercando di garantire la continuità aziendale grazie alla composizione negoziata che, di fatto, protegge il club da eventuali istanze di fallimento fino al 6 giugno.
Questa procedura, stando a quanto scrive Il Secolo XIX, non può però essere slegata dalla sottoscrizione del bond o da eventuali aumenti di capitale. Il mese di aprile dovrebbe essere decisivo per capire se la strada del prestito obbligazionario, con in pegno le quote della Sampdoria, andrà a buon fine oppure no.
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Cessione Sampdoria, composizione negoziata a rischio: ecco perché
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In caso contrario e in assenza di un altro sostegno alle casse blucerchiata (finanza ponte dalle banche), Eugenio Bissocoli, l’esperto che cura la composizione negoziata, dovrebbe – come si legge – “alzare bandiera bianca”. L’avvocato, dunque, non avrebbe gli strumenti per garantire la continuità aziendale e si aprirebbe così, un nuovo scenario.
La soluzione più probabile sarebbe quella del concordato semplificato liquidatorio, uno strumento entrato in vigore nel 2021 e che passerebbe dall’approvazione del Tribunale. Il piano di liquidazione, in questo caso, potrebbe comprendere un’offerta per il solo ramo sportivo della Sampdoria, l’aspetto che interessa maggiormente al finanziere Alessandro Barnaba. Con lo stralcio dei debiti fiscali e la possibilità di acquisire il club a un prezzo molto basso.