Cessione Sampdoria, cosa ci torna delle parole di Vidal (e cosa vorremmo chiedergli). Facciamo il punto sulle ultime dichiarazioni dell’uomo di fiducia di Massimo Ferrero
Dopo mesi di silenzio, impegnato a produrre i documenti di chiarimento e integrazione richiesti dal Tribunale di Roma, è tornato a parlare il dott. Gianluca Vidal, commercialista, membro del CDA blucerchiato e braccio destro di Massimo Ferrero. (Cessione Sampdoria, la vendita del club? Le parole di Gianluca Vidal)
Cessione Sampdoria, parla Vidal: cosa ci torna e cosa vorremmo chiedergli
Sui concordati, Vidal dice che è tutto fermo dopo gli ultimi chiarimenti del 26 marzo. Per chi ci segue non è una novità, visto che teniamo monitorati i fascicoli Concordati Ferrero: Farvem, ecco l’ultimo aggiornamento;Concordati Ferrero: Farvem, depositati gli ultimi chiarimenti. Ecco la conferma)
Il dott. Vidal afferma che se i concordati saranno omologati i creditori di Farvem ed Eleven Finance avranno più soldi di qualunque altra soluzione prospettabile. La cosa che vorremmo chiedere è molto semplice ma immaginiamo che non possa/non voglia rispondere. Come è possibile affermarlo con certezza? Sappiamo che il patrimonio immobiliare delle due società (ramo cinema e ramo immobiliare) è corposo sulla carta ma di difficile monetizzazione. In più, la finanza esterna garantita dall’eventuale cessione della Sampdoria mediante il Trust Rosan, è limitata a 33 milioni di euro (elevabili a 36). Peraltro questi soldi potrebbero servire anche ad altro, come previsto nell’atto istitutivo del trust e come vi abbiamo già spiegato in questo articolo (Cessione Sampdoria: come si è arrivati al trust e cosa comporta – i DOCUMENTI).
Cessione Sampdoria, cosa ci torna delle parole di Vidal (e cosa vorremmo chiedergli)
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, il punto di Romano (Sky) su Ranieri e Quagliarella
Vidal ha ribadito che la Sampdoria non sarà coinvolta in caso di mancata ammissione dei concordati. Lanciano anche una stoccata a chi, in rete, afferma il contrario. Sul punto però avremmo almeno una domanda: se i concordati non vengono ammessi, le due società falliscono. Holding Max, la capogruppo, sarebbe in grosse difficoltà. Come potrebbe la Sampdoria uscirne completamente indenne? Forse la spiegazione è troppo tecnica, ma siamo certi che i tifosi avrebbero gradito sentirla e farsi un’idea.
Sul coinvolgimento della Sampdoria invece in caso di ammissione dei concordati e di voto favorevole dei creditori, Vidal ha ribadito che la vendita del club è comunque evitabile nel caso Holding Max copra i 33 milioni da garantire come apporto di finanza esterna. Possibile in astratto, ma sembra molto difficile che possa accadere.
Infine, qualche perplessità sul fatto che l’aumento dell’esposizione debitoria non renda più difficile cedere il club. E’ vero che più debiti ci sino più il prezzo scende, ma il punto sostanziale che la i debiti blucerchiati non sono solo c.d. “debiti buonI”, fatti per investire e rinforzare il patrimonio del club. Anche causa covid, i debiti sono andati a finanziare le spese correnti, a garantire liquidità per sopravvivere (come molti altri club, del resto.)
Conclusioni
Sicuramente qualcuno penserà che Vidal sia stato “mandato avanti” a dare l’immagine di un Massimo Ferrero saldo in sella che non vuole cedere. Forse è così. Di sicuro, ma questa non è una novità, la “partita” che si aperta con i concordati e con la creazione del Trust Rosan, sembra ancora davvero lunga da giocare.
Magari saremo smentiti presto, prestissimo. Ma la sensazione è che non ci sia nessuna trattativa lampo, nessun D-DAY a breve.